Formula 1
25 anni fa, quando Ayrton Senna testava l’Indycar
Era il 1992 e il campione brasiliano voleva mettere pressione su Ron Dennis e la McLaren. Il test avvenne con lo storico team di Roger Penske grazie anche all’aiuto di Emerson Fittipaldi
Nel mondo dei motori e della Formula 1 in particolare il 2017 verrà ricordato anche per lo storico tentativo di Fernando Alonso di vincere, da pilota in attività in F1, la 500 miglia di Indianapolis, forse la corsa più famosa del mondo, che far parte del campionato Indycar. Pochi ricordano però che 25 anni fa un altro campione della Formula 1 aveva pensato al salto dall’altra parte dell’oceano nel pieno della sua carriera; curiosamente anche lui guidava per la McLaren. Era Ayrton Senna.
Dopo i titoli mondiali vinti nel 1988, 1990 e 1991, il rapporto tra Ayrton e la McLaren si stava incrinando non poco. La scuderia di Ron Dennis nel 1992 non aveva potuto nulla contro lo strapotere crescente della Williams Renault e in più Senna era preoccupato per l’abbandono di Honda, che al termine di quell’anno aveva annunciato l’addio alla F1. Il pilota brasiliano non aveva fiducia nell’avvento della nuova motorizzazione Ford e dopo aver declinato un’offerta della Ferrari aveva cercato di farsi ingaggiare, anche gratis, dalla Williams. La scuderia di Grove però aveva già trovato un accordo con Alain Prost e il francese, storico rivale di Senna, aveva messo il veto sull’arrivo in squadra del suo ex compagno. E’ in questo contesto che Ayrton sbarca negli Stati Uniti: grazie infatti ai suoi contatti con l’ex campione del mondo e suo connazionale, Emerson Fittipaldi, che in quegli anni correva e vinceva in Indycar, il campione paulista ebbe la possibilità di svolgere un test con il Team Penske, la scuderia più celebre, vincente e famosa degli Stati Uniti.
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Il clamoroso test ebbe luogo il 20 dicembre 1992 presso il Firebird International Raceway di Chandler, Arizona. L’attenzione dei media per l’evento fu altissima. Senna in realtà non aveva una reale intenzione di lasciare la F1, ma quella giornata di prove gli fu molto utile nelle schermaglie per le trattative di rinnovo del contratto con Ron Dennis, a quel punto l’unica opzione concreta rimasta sul piatto del brasiliano. Senna girò con una Penske PC-21, l’auto utilizzata quell’anno dai piloti del team. All’inizio del test il tre volte campione del mondo non forzò troppo, cercando di prendere confidenza con la vettura, più grande e pesante rispetto alle F1; poi però iniziò a spingere ed i risultati non tardarono ad arrivare: il suo giro più veloce fu di 49.09″, circa mezzo secondo meglio del miglior tempo di Fittipaldi, il quale scese poi successivamente sotto il muro dei 49 secondi solo grazie alla vettura 1993, la PC-22, che era a sua disposizione per quelle prove. Alla fine Senna si accordò con la McLaren per la stagione 1993, firmando un contratto unico nel suo genere, a gettone, che gli garantiva la possibilità di decidere dopo ogni gara se continuare o meno per i successivi Gran Premi, incassando per ogni GP corso un milione di dollari. Come ricorda oggi Roger Penske quel test sicuramente lo aiutò molto nella contrattazione, perché la minaccia che il pilota più famoso del mondo potesse lasciare la F1 per correre nella Indycar sembrava davvero concreta e reale.