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Le 5 grandi rimonte di Valentino Rossi

Ecco le cinque più grandi rimonte di Valentino Rossi in carriera

Nella lunga carriera che conta quasi venti anni di Mondiale, Valentino Rossi ha compiuto varie imprese che lo hanno visto protagonista di rimonte incredibili riportandolo al top della classifica quando sembrava che tutto fosse perduto. Questi sono i cinque episodi più celebri che vedono The Doctor protagonista di una furiosa rimonta.

1 – Donington 2000

Donington è la nona tappa del mondiale e Valentino Rossi ha finalmente trovato il feeling con la belva NSR 500 2T. La pista piace tantissimo al Dottore che in qualifica agguanta una prima fila che lascia ben sperare. La pista inglese viene bagnata da un acquazzone che non rende gradevole la guida delle folli 500 GP. Al semaforo, Valentino scatta male e a metà del primo giro si ritrova a metà gruppone, inghiottito da una muta di cani rabbiosi. Rossi precipita in tredicesima posizione, ma inizia a inanellare passaggi veloci chiudendo giro dopo giro il gap con i primi e passando gli avversari con classe e gran controllo del mezzo sull’acqua. Valentino passa tutti e al diciannovesimo giro si ritrova alla ruota di Jeremy McWilliams sulla fantastica bicilindrica Aprilia. Dopo averlo cucinato a fuoco lento, lo passa di netto all’ingresso della chicane e si invola verso la prima vittoria nella classe regina del mondiale. Recuperare dodici posizioni su pista viscida in sella ad una delle moto più cattive della storia, non è impresa da tutti. Valentino si presenta al mondo.

2 – Phillip Island 2003

Il binomio Rossi – RCV 211V sta dominando il mondiale per la seconda volta, dimostrando una superiorità a tratti imbarazzante per i rivali. Quando il Circus sbarca in Australia, Rossi ha il mondiale in tasca. Al pronti via Valentino si trova in un gruppetto agguerrito di piloti che annovera Bayliss, Gibernau, Melandri, Hayden e Capirossi. Al quarto sono esposte le bandiere gialle per la caduta di Bayliss. Valentino non le vede e passa Melandri. Passano un paio di giri e Vale sta conducendo già la gara con un vantaggio di tre secondi sul primo degli inseguitori, Loris Capirossi. All’improvviso gli viene esposta una tabella strana dai box. I giudici di gara hanno penalizzato Valentino con 10 secondi sul tempo di gara, che hanno proiettato il pesarese dall’essere primo con tre secondi di vantaggio all’essere giù dal podio. Rossi riesce a capire la situazione e inizia a martellare su dei tempi incredibili, tanto da riuscire a staccare Capirossi sul traguardo di quindici secondi in totale. Vera impresa e grandissima dimostrazione di superiorità nei confronti di tutti.

3 – Valencia 2005

L’ultima gara della stagione 2005 arriva con un Rossi già confermato campione del mondo in sella ad una M1 sempre più plasmata sulle sue esigenze. La livrea scelta dalla Yamaha per la gara è quella bianco-rossa che celebra i 40 anni della Casa di Iwata. Le qualifiche non vanno bene con Rossi che cade nel primo tentativo di giro veloce ed è costretto a ricorrere alla seconda moto. Solo che la M1 di riserva non ha lo stesso setup della prima e Rossi chiude quindicesimo una delle peggiori qualifiche da quando corre in MotoGP. Valentino è determinato a chiudere in bellezza la stagione che l’ha visto trionfare per la quinta volta consecutiva nel mondiale Top Class e parte subito fortissimo e al termine del primo giro è già ottavo. Al sesto giro il Dottore è incredibilmente terzo a quasi cinque secondi da Hayden, che sta tenendo la ruota di Melandri in testa alla gara. Valentino chiude parzialmente il gap con i primi due e al traguardo arriva staccato di poco meno di tre secondi dal vincitore Melandri, coronando una stagione trionfale con un podio assolutamente insperato.

4 – Assen 2007

Dopo il disastro di Valencia 2006, Rossi si ritrova davanti il miglior Stoner di sempre sulla meravigliosa Ducati GP7, la prima 800 prodotta a Borgo Panigale. La stagione prende una piega decisamente diversa da quello che tutti si attendevano, con Casey che detta legge e appare decisamente in stato di grazia, mentre Rossi soffre alcuni problemi tecnici e le Michelin non si dimostrano all’altezza delle Bridgestone del rivale. Assen è una delle piste preferite del Dottore, che pur scattando solo undicesimo fa una gara perfetta, recuperando lentamente e inesorabilmente sul battistrada Stoner. Con questa impresa Rossi tiene viva la speranza di potersi riprendere il mondiale e dimostra che pur potendo contare su una moto e delle gomme inferiore, può battere Casey Stoner in pista.

5 – Qatar 2013

La prima gara della stagione 2013 vede il rientro in Yamaha di Valentino Rossi. Allo spegnimento del semaforo, Valentino fa capire le sue intenzioni saltando subito vari avversari fino a trovarsi quarto al termine del primo giro. Ma il Dottore fa un lungo in staccata e si ritrova risucchiato nel gruppo scivolando indietro in classifica a quasi quattro secondi dal leader. Valentino vuole assolutamente vendere cara la pelle e all’ottavo giro è già quinto. Rossi impiega quasi dieci giri a piegare la resistenza di Cal Crutchlow. Mancano solo quattro giri alla bandiera a scacchi e non sembra possibile rivedere Valentino sul podio. Invece Vale attacca senza grandi patemi sia Pedrosa che il debuttante Marquez, inscenando con quest’ultimo un duello spettacolare tra maestro ed allievo. Ironia del destino. Rossi riesce a prevalere sul giovanissimo talento di casa Honda, conquistando un podio che vale oro e dimostrando al mondo che i due anni terribili in Ducati non hanno scalfito il suo talento.

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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