Superbike
SBK, Honda spiega i problemi della CBR
Carlo Fiorani è il volto di Honda per la SBK e ha spiegato le difficoltà della CBR, che vince sul mercato ma è in difficoltà nelle gare
La stagione 2017 per la Honda in SBK è senza dubbio molto difficile. Il debutto della nuova CBR SP avrebbe dovuto portare una ondata di competitività e con una coppia di piloti come Hayden e Bradl, entrambi ex di lusso della MotoGP, c’erano anche tutte le garanzie di poter contare su due ottimi piloti. La tragica scomparsa di Nicky Hayden ha destabilizzato un ambiente, appesantendo il clima nei box. Ma la squadra Ten Kate farà il massimo anche per onorare la memoria del Kentucky Kid, un pilota amatissimo in Honda, come testimonia lo stesso Carlo Fiorani attraverso una bella intervista rilasciata a Motorsport.com, in cui si parla anche del futuro secondo pilota in Honda. A Laguna Seca correrà Jack Gagne: «Dopo la gara negli Stati Uniti prenderemo una decisione, l’orientamento è quello di cercare un pilota di esperienza, guardando in tutti i campionati. E’ più funzionale alla nostra situazione piuttosto che pensare ad un giovane magari veloce ma che non ha mai corso in SBK. La realtà è che c’è molto da lavorare e prendiamo questa stagione per portare avanti quello sviluppo che non abbiamo potuto fare ad inizio anno, in modo da presentarci più competitivi nel 2018»
Fiorani spiega che parte dei “problemi” di Honda in SBK derivano dal suo approccio nel costruire le moto: «Honda produce una moto stradale sempre più evoluta per il cliente normale. Da questa moto vengono fatte poi le modifiche per adattarla alla pista e quindi farla correre nel Mondiale SBK. Siamo sempre rimasti fedeli a questo modo di intendere la moto, che deve essere soprattutto facile da guidare ed avere certe caratteristiche di sicurezza per quel che riguarda la frenata, fruibilità del motore. Sulla CBR 2017, rispetto al modello precedente, è stata aumentata parecchio a livello di potenza, arrivando a circa 205 Cv, e abbiamo fatto tutta una serie di modifiche che l’hanno resa molto più performante su strada: per ironia, questa moto, che è successo commerciale a tutti gli effetti, non siamo riusciti a renderla racing e di qui le difficoltà che stiamo avendo»