Formula 1
F1, Gp Olanda: i promossi e bocciati del weekend a Zandvoort
Verstappen domina la gara di casa nonostante la colpevole assenza dello scudiero Perez; eccezionale Gasly, malissimo la McLaren
Il Gp Olanda sul circuito di Zandvoort (tornato nel calendario di F1 dopo 36 anni, ndr) ha visto trionfare l’idolo di casa, Max Verstappen, autentico dominatore del weekend. Questi i promossi e i bocciati del 13° appuntamento del Mondiale 2021:
PROMOSSI
Verstappen Nella gara di casa non tradisce le aspettative della marea Orange; un weekend perfetto per lui che inanella pole position e vittoria schiacciante sempre al comando (al netto dell’interregno di Bottas causa diversa strategia ai box, ndr). Una dimostrazione di forza assoluta contro un Hamilton sì inferiore ma mai domo e leadership del Mondiale riconquistata.
Hamilton Le prova tutte per rovinare la festa ad un’intera nazione ma non è bastato. Anzi, probabilmente l’errore del muretto box Mercedes in occasione del secondo pit stop lo ha privato quantomeno della possibilità di tentare seriamente il sorpasso.
Gasly Non c’è Perez e dunque il 4° posto se lo prende lui con un gran giro in qualifica ed una gara regolare, distante dai primi ma tenendo alle sue spalle senza affanni la Ferrari di Leclerc ed il resto del gruppo.
Leclerc La sua Ferrari era da terza fila ed in terza fila l’ha messa. In gara non poteva spingersi oltre il 5° posto ed il 5° posto ha portato a casa. Di più non gli si poteva chiedere.
Alonso Indemoniato, azzecca una partenza funambolica e da lì mette in scena l’ennesima gara tutta sostanza e qualità che lo porta nel finale a conquistare il 6° posto infilando Sainz all’esterno.
BOCCIATI
Bottas La Mercedes poteva e voleva puntare sulle due monoposto contro il solo Verstappen per provare a mettere in difficoltà la Red Bull. La tattica era chiara; si lascia Bottas in pista a far da tappo su Verstappen in modo che Hamilton si avvicini e vada all’attacco. Niente da fare, la resistenza è durata meno di un giro a causa di un ‘lungo’ all’ingresso di Curva 11 che ha consentito l’attacco facile facile a Verstappen sul rettilineo dei box.
Mercedes Se nel caso della prima sosta l’errore è stato tutto di Bottas, nel caso della seconda invece è stato un totale harakiri del muretto quello di far rientrare Hamilton in anticipo facendolo uscire in mezzo al traffico in modo da non poter sfruttare l’undercut. Come se non bastasse, nel finale devono affannosamente far rientrare Hamilton perché il pit stop di Bottas aveva fatto sì che il finlandese strappasse al suo capo-squadra il giro veloce.
Perez Pasticcio in qualifica con l’eliminazione in Q1 (per carità la colpa in questi casi è 50-50 con il team, ndr), fatto sta che è chiamato ad una super-rimonta che però rovina subito spiattellando l’anteriore destra nel tentativo di infilare Mazepin. Una sosta imprevista al via che ha di molto rallentato la rimonta che si è fermata solo alla posizione n. 8. Troppo poco.
McLaren Non è la pista indicata per la monoposto di Woking; Norris fuori in Q2, Ricciardo che non va oltre il 10° posto. In gara semplicemente non hanno ritmo ed infatti alla fine portano a casa un misero punticino con Norris che (esattamente come in Francia, ndr) beneficia di una migliore strategia rispetto a Ricciardo.
Giovinazzi A malincuore, Antonio aveva portato la sua Alfa Romeo al 7° posto in qualifica, il miglior risultato di sempre per lui in F1 ma la gara è un calvario. Parte anche bene, come al solito ma la voglia di infilare Sainz gli costerà molto cara perché quel tentativo farà sì che non solo sarà passato da Alonso ma anche che gli darà una bella tamponata che sulle prime lo fa scivolare 10° ma alla lunga rivelerà dei problemi sulla sua vettura che andrà via via scivolando indietro, specie dopo la foratura che lo obbligherà ad un secondo pit stop. Poteva essere una bella giornata, si è tramutata in un incubo.