MotoGP
MotoGP, il pagellone della stagione 2021
Quartararo perfetto anche nelle difficoltà, a Bagnaia manca ancora qualcosa: il pagellone dei piloti MotoGP per la stagione 2021
Va in archivio anche la stagione 2021 della MotoGP con Fabio Quartararo campione e Pecco Bagnaia che conclude con una splendida vittoria a conferma della solidità dimostrata nella seconda parte di stagione. Quest’anno verrà sicuramente ricordato per l’addio alle corse di Valentino Rossi, celebrato dai colleghi e dai vecchi rivali.
Il pagellone della stagione:
Fabio Quartararo 10 – Un passo avanti deciso del giovanissimo pilota Yamaha rispetto alla scorsa stagione: Fabio è più solido e costante e ha raggiunto un risultato storico: è il primo francese a diventare campione del mondo. Anche se Pecco non gliel’ha resa facile.
Pecco Bagnaia 9 ½ – In difficoltà a inizio stagione, poi molto più regolare. La vittoria a Valencia è la prova di forza di un giovane che ha finalmente capito la sua moto. Ci ha provato fino a che la matematica gliel’ha permesso. Buone le premesse per l’anno prossimo.
Jorge Martin 8 ½ – È il miglior rookie: due pole, una vittoria e quattro podi. Un margine di crescita incredibile, soprattutto se si pensa che a inizio stagione l’infortunio ha seriamente compromesso tutto. Ma è stato più forte e l’ha spuntata
Johann Zarco 8 ½ – La prima vittoria in classe regina non è arrivata nemmeno quest’anno, anche se questa è sembrata la stagione più concreta. Ad un certo punto è stato addirittura primo. Molto bene.
Joan Mir 8 – In due anni, nonostante un titolo mondiale, lo spagnolo ha vinto una sola gara. Forse un record. Se nella prima parte di stagione sembrava essere la moto a non essere dalla sua, in generale è stato molto costante e questo gli ha permesso di chiudere terzo in campionato.
Enea Bastianini 7 ½ – Due podi che fanno davvero ben sperare per il prossimo anno. Ha perso il titolo di rookie dell’anno contro un pilota in formissima al rientro dall’infortunio, contro ogni aspettativa.
Aleix Espargaro 7 – La certezza di Aprilia, però c’è ancora tanta strada da fare. I risultati di quest’anno dimostrano che non è impossibile, ma bisogna restare concentrati e non sedersi sugli allori.
Jack Miller 7 – Delude un po’ le aspettative l’australiano, ma tutto sommato la sua stagione finisce meglio di quanto ci si aspettasse alla pausa estiva. Manca ancora un po’ di concretezza e continuità, ma potrebbe essere un serio pretendente al titolo per il prossimo anno.
Pol Espargaro 6 ½ – La caduta nell’ultimo weekend dell’anno ci ha tenuti tutti col fiato sospeso, ma in generale con questa Honda Pol ha faticato parecchio, salendo sul podio una sola volta in tutta la stagione e arrivando troppo lontano dalle avversarie.
Maverick Viñales 6 – Ci si aspettava qualcosa in più da Top Gun che ha ancora nella poca costanza il suo tallone d’achille. I rapporti con Yamaha deteriorati in fretta (forse) anche a causa dei risultati, la scossa con Aprilia che però non c’è stata. Un 6 di incoraggiamento.
Alex Marquez 6 – Stagione difficile per il fratello d’arte, che dopo un anno nel team ufficiale è passato in quello clienti per fare più esperienza con la massima cilindrata (forse è stato più folle metterlo nell’anno da rookie su una moto ufficiale) e raccoglie gli stessi punti dello scorso anno, senza però mai salire sul podio.
Brad Binder 6 – Stagione piuttosto incolore per il sudafricano, che nell’unica gara in cui sale sul podio vince (in Austria), poi per il resto si mantiene nella zona punti da inizio a fine campionato senza mai convincere particolarmente.
Miguel Oliveira 6 – Nonostante una vittoria e due podi, la stagione del portoghese non è particolarmente brillante. Potrebbe fare molto di più, forse con maggiore esperienza verrà fuori il carattere.
Franco Morbidelli 5 ½ – L’infortunio compromette la stagione del giovane pilota Yamaha che ottiene una promozione anticipata visto l’addio di Viñales. L’anno scorso ha chiuso secondo (3 vittorie e 5 podi), quest’anno, praticamente a parità di GP disputati (13 nel 2021, 14 nel 2020) in classifica è solo 17° con appena 47 punti.
Taaki Nakagami 5 ½ – Stagione costante ma di bassa classifica. Il pilota cinese ha mostrato di poter emergere, ma poi si è rivelato sempre una promessa non mantenuta. Peccato.
Luca Marini 5 – Nella sua stagione da debuttante, l’altro fratello d’arte fa vedere cose buone, ma niente di particolarmente entusiasmante, tanto più che il suo compagno di box si è giocato il titolo di miglior rookie fino all’ultima gara. Il prossimo anno deve migliorare, soprattutto visto che avrà una moto quasi uguale a quella dei piloti ufficiali.
Marc Marquez 5 – Ha concluso la stagione così come l’aveva iniziata, con un infortunio. In mezzo tre vittorie, un podio, tre ritiri e sei gare in cui poco si è visto del carboncito al quale siamo abituati. Indiscrezioni dicono che la carriera potrebbe essere a rischio, ma la caparbietà che ha mostrato potrebbe smentire ogni pronostico.
Danilo Petrucci 5 – Prima dell’inizio della stagione, l’obiettivo di Petrucci era riuscire a vincere con KTM per essere il primo a vincere in classe regina con tre marche diverse. La realtà è stata ben lontana dalle aspettative e il ternano è stato scaricato da KTM con modi poco gentili e a gennaio debutterà in Dakar, con la speranza che i risultati siano migliori.
Iker Lecuona 5 – Giovanissimo, ma al secondo anno in MotoGP. Ancora poca esperienza in classe regina, poco costante, specialmente in gara. Se farà meglio non lo sapremo il prossimo anno, visto che è stato già rimpiazzato dai fenomeni che arrivano dalla Moto2.
Alex Rins 4 – Brutta brutta la stagione di Alex Rins, soprattutto dopo che l’anno scorso ha chiuso sul podio il campionato vinto dal suo compagno di squadra. Quest’anno troppo spesso ha buttato via punti pesanti, preso da una foga che però lo ha solo danneggiato.
Andrea Dovizioso (s.v.) – Arrivato a metà stagione e con un ragionevole numero di gare per abituarsi al nuovo mezzo, resta ben poco da valutare di Dovi. Il duro lavoro paga sempre, e forse il prossimo anno potrebbe riservare qualche sorpresa.
Valentino Rossi (s.v.) – Dare un voto alla stagione di Valentino Rossi è cosa difficile se non impossibile. La stagione è forse la più brutta della sua carriera: nessun podio, quasi sempre relegato alle ultime posizioni della classifica sia nei turni di libere che in gara, però resta un punto di riferimento per gli altri piloti in pista, specie per quelli dell’Academy e tanto basta. Che strano che sarà non vederlo più in pista da domani.