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MotoGP, il tris di Bagnaia è possibile?
Il campionato mondiale di MotoGP ha preso il via il 10 marzo con il Gran Premio del Qatar e le premesse parlano già di una stagione particolarmente entusiasmante. In occasione della prima sessione di prove libere era stato Jorge Martin a distinguersi, ottenendo un tempo di 1’52″624. Lo spagnolo era stato il principale rivale di Francesco Bagnaia nella corsa al titolo della passata stagione, ma già nella seconda sessione è arrivato un risultato diverso ed è stato Marc Márquez a segnare il tempo migliore, per poi essere seguito da Álex Márquez nel Pre-qualifica. Alla fine la pole position è andata a Martín, che ha conquistato la prima Sprint Race. Nella gara vera e propria di Lusail, però, è stato il solito Bagnaia a dominare, rimanendo in testa già dopo mezzo giro. Secondo posto per Brad Binder e solo terzo per Martin, che si è rifatto subito dopo in Portogallo.
La prima delle due sessioni di prove libere in terra lusitana aveva premiato Marc Márquez, mentre nella sessione Pre-qualifica è stato Enea Bastianini il più veloce di tutti. Nella seconda sessione di prove libere il miglior tempo è stato registrato poi da Maverick Viñales. Bastianini ha conquistato la pole position dopo quasi 2 anni dall’ultima volta, ma in gara a Portimao è arrivato secondo, lasciando il primo gradino del podio proprio a Martin. Il terzo posto è andato a Pedro Acosta, mentre il buon “Pecco” è stato costretto al ritiro in seguito ad un incidente con Marc Márquez.
Certo, un paio di GP non sono abbastanza per stabilire con certezza delle gerarchie per il prossimo futuro, ma appare evidente che la tensione è più alta rispetto al passato e di conseguenza risulta più complicato prodursi in un pronostico sicuro. Anche le quote della MotoGP sono più equilibrate e il distacco tra Bagnaia e Martin, indicati da subito come i favoriti per il titolo mondiale, non è poi così netto. Per alcuni versi lo scenario che si profila all’orizzonte appare alquanto sorprendente. Lo spagnolo non ha infatti i numeri per competere con un pilota già esperto come Bagnaia, reduce da 2 Mondiali vinti. L’unico titolo nella bacheca di Martin risale al 2018, ai tempi della Moto3, mentre lo stesso “Pecco” trionfava in Moto2.
Il finale dello scorso campionato aveva visto Martin tentare la rimonta nei confronti del diretto rivale. Bagnaia aveva subito un incidente importante a Barcellona e si è temuto seriamente che la sua stagione fosse finita, ma nel giro di poco è riuscito a rimettersi in sella e a portare comunque a casa il titolo. Anche per questo motivo il campione in carica vuole inseguire a ragione il terzo Mondiale consecutivo. Nemmeno uno stop importante è riuscito a frenarlo e a rigor di logica è difficile immaginare qualche handicap che possa condizionarlo nell’arco del 2024.
Martin non sente certo le stesse pressioni del collega di casa Ducati e questo è sicuramente un punto a suo vantaggio, ma in linea di massima dovrebbe essere Bagnaia a guadagnarsi il credito degli addetti ai lavori nel lungo periodo. Saranno 21 in tutto le tappe che scandiranno l’andamento di questo Motomondiale. Anche se Bagnaia non è partito nel migliore dei modi, il tempo per recuperare c’è tutto. L’impressione generale, comunque, è che stavolta Jorge Martin avrà molte più occasioni per fargli sentire il fiato sul collo…