Addio alla Formula Uno: la rivelazione di Nikita Mazepin lascia tutti spiazzati - www.motorinews24.com
La rivelazione sull’addio alla Formula Uno lascia tutto il paddock e gli appassionati vari di stucco: le parole sono davvero imperdibili.
In questi anni, la Formula Uno ha vissuto tantissimi cambiamenti. Uno sport in continua evoluzione per fare in modo che possa stare al passo delle esigenze di mercato, senza trascurare ovviamente il lato della competizione, fattore senza ombra di dubbio fondamentale per l’appetibilità di un movimento che ha acquisito nella storia recente un appeal non indifferente. Tuttavia, uno sport così seguito non può che scatenare, talvolta, delle polemiche che si trascinano per lungo tempo.
Tra le varie decisioni delle ultime stagioni, ha lasciato più di qualche strascico la decisione da parte di Formula Uno di non toccare più la Russia, in seguito alle vicende geopolitiche e allo scontro bellico con l’Ucraina. Dopo l’invasione del febbraio 2022, i vertici di Formula Uno hanno deciso di annullare l’accordo per il Gran Premio di Sochi. E non solo, perché anche Nikita Mazepin (pilota russo, ritenuto molto vicino agli oligarchi al fianco di Vladimir Putin) si è visto costretto a lasciare il paddock. Una scelta che avrebbe gravato e non poco sulle casse dell’ex Haas, che da allora non ha più guidato una macchina di Formula Uno.
Nikita Mazepin, ex pilota di Formula Uno, è tornato a parlare del suo addio forzato al paddock, conseguente al conflitto tra la Russia e l’Ucraina.
Queste le parole del russo a sports.ru, che in questi giorni stanno destando una certa polemica tra appassionati e addetti ai lavori:
“Ho perso un contratto a lungo termine con la Haas. Conteneva un bel po’ di somme che si sarebbero moltiplicate ogni anno. Penso che sarebbero stati diversi milioni di dollari. Inoltre, avevo alcune proprietà europee che ho perso quando i beni sono stati congelati e non le ho recuperate dopo che sono state scongelate”.
La Formula Uno, si sa, è uno sport che si nutre di velocità, ma anche di equilibri delicati ed è spesso legato anche a vicende legate come quella del conflitto russo-ucraino. Negli ultimi anni, tra rivoluzioni tecniche e decisioni fuori pista, il movimento ha cercato in ogni caso di stare al passo con un pubblico sempre più esigente e attento alle vicende del paddock. L’addio alla Russia non è stato l’unico cambiamento: basta pensare anche all’arrivo di gare in mercati come Miami e Las Vegas. Tutto per tenere alta l’appetibilità di un circus che non può permettersi di restare fermo.
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