tony cairoli mxgp qatar2016
Una assurda mancanza di notizie aveva accompagnato l’avvicinamento a questo attesissimo debutto dove i due più attesi fenomeni come Cairoli e Febvre erano reduci da due infortuni. E nessuna notizia è trapelata sulle condizioni reali e sulle potenzialità dei due talenti più forti al via del Mondiale. Inoltre la copertura televisiva ha subito un brutto colpo passando su due piattaforme a pagamento satellitare e digitale. Chi è riuscito a vedere queste due gare anomale e atipiche è sicuramente rimasto impressionato dal debuttante assoluto Tim Gajser che alla sua prima gara in MXGP ha messo in riga i senatori della classe regina mostrando a tutti che in questa stagione bisognerà fare i conti anche con lui. Mentre con un sesto e un quarto possiamo essere molto soddisfatti dell’esordio di Tony Cairoli che dopo la caduta in Sardegna aveva lamentato un brutto infortunio al collo e al braccio. Il siciliano ha saltato gare e allenamenti che lo hanno portato a questo esordio senza nessuna preparazione contro avversari che non mollano di un decimo mai. E’ andata molto peggio a Desalle e Paulin che escono dal Quatar quasi a zero punti. A questo punto necessitano alcune considerazioni sulla situazione di questo mondiale che vede una pessima diffusione e promozione a fronte di uno spettacolo molto bello e avvincente.
Il motocross sta vivendo un periodo magico dove sono presenti piloti di tutte le nazionalità e tutte le case costruttrici con team e moto ufficiali. Ma tutto questo non basta a farlo decollare verso il grande pubblico rimanendo uno sport di nicchia riservato solo a pochi appassionati perlopiù praticanti. Ancora più vergogna per noi italiani che abbiamo il più grande talento della storia di questo sport con il leggendario 8 volte iridato Cairoli, ignorato e snobbato da tutti i media che preferiscono in modo ossessivo il solo Valentino non capendo che magari dietro a Cairoli e a Kiara Fontanesi si nascondono storie e spunti giornalistici eccezionali e sconosciuti. Vergogna per la nostra Federazione che in questo “regno” decennale di Tony Cairoli non è riuscita a costruire un vero vivaio di giovani piloti in grado di succedere a questo talento vero esempio e trascinatore di giovani praticanti. Vedere solo due italiani come Lupino e Tony al via della MXGP è una vera sconfitta del nostro motocross. Altra considerazione alla luce della mostruosa prestazione di Gajser viene dal regolamento tecnico che continua a proporre la classe 450 cc come classe regina del motocross e del Supercross mondiale. Secondo me troppi segnali ci dicono che sarebbe necessario rivedere il regolamento tecnico pensando a ridurre tutte le cilindrate per riportare le moto a potenze e pesi più reali e attinenti alle attuali potenzialità tecniche. I troppi infortuni che hanno condizionato la scorsa stagione dove Villopoto, Cairoli, Desalle, Nagl e molti altri hanno dovuto mollare per cadute quasi sempre rovinose e pericolose dovrebbe far riflettere sulle potenze e sui pesi di queste categorie.
Una recente sentenza ha reso chiara, una volta per tutte, una situazione particolare sul pagamento…
Non voleva crederci nemmeno lui. Per questa auto d'epoca, ha sborsato più di quanto si sarebbe…
Cosa succede se si cambia marca di olio in un'auto? La questione è più intricata…
All'orizzonte potrebbe esserci un clamoroso ritorno in Formula Uno: le parole del numero uno della…
L'azienda giapponese sta vivendo un momento molto delicato dal punto di vista finanziario. Uno dei…
Il mercato delle auto è molto variegato. C'è chi sceglie di acquistare sempre modelli nuovi…