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Oltre il danno, la beffa: attento che sia tutto in ordine o ti multano.
L’assicurazione auto è un elemento cruciale per garantire una protezione finanziaria in caso di danni o furti. Tuttavia, molti automobilisti ignorano alcune clausole presenti nelle polizze che possono ridurre significativamente l’importo dell’indennizzo in caso di sinistro. Tra queste, spiccano il “degrado da usura” e la “svalutazione commerciale”, due aspetti che potrebbero portare a sorprese sgradite per coloro che pensano di essere adeguatamente protetti. Ma che cosa significa?
Recentemente, due automobilisti che hanno subito il furto di componenti essenziali delle loro auto ibride, come batterie e centraline, si sono trovati in difficoltà quando le compagnie assicurative hanno liquidato solo il 50% del danno subito. Nonostante le vetture fossero relativamente nuove, immatricolate nel 2019, e i componenti rubati fossero stati sostituiti di recente, le compagnie hanno applicato clausole contrattuali che hanno limitato il risarcimento.
Questo scenario non è isolato. Secondo esperti del settore, è fondamentale che gli automobilisti leggano attentamente le condizioni delle loro polizze. Spesso, le assicurazioni includono clausole che stabiliscono che il risarcimento è determinato in base al costo delle riparazioni, applicando un degrado massimo del 50% sui prezzi delle parti da sostituire. Questa situazione lascia un ampio margine di discrezionalità alle compagnie assicurative, le quali possono decidere quanto risarcire in base a criteri che non sempre sono chiari per i consumatori.
Degrado in auto, che cosa vuol dire? Scopri se rischi
Esistono diverse tipologie di degrado che possono influenzare il calcolo dell’indennizzo. Il “degrado contrattuale” è quello stabilito esplicitamente nelle polizze per i danni diretti, come incendio o furto. Tuttavia, non tutte le polizze sono uguali. Alcune legano il degrado alla svalutazione commerciale del veicolo, il che significa che il risarcimento sarà influenzato non solo dal danno effettivo, ma anche dalla perdita di valore del veicolo nel suo complesso.
Inoltre, molte polizze stabiliscono percentuali di degrado basate sull’età del veicolo. Ad esempio, un veicolo di un anno potrebbe subire un degrado del 5%, mentre uno di tre anni potrebbe vedere una riduzione del 30%. Ciò implica che, a seconda dell’età del veicolo, l’importo dell’indennizzo potrebbe essere drasticamente ridotto.

Un altro aspetto da considerare è che alcune polizze specificano in dettaglio su quali parti di ricambio il degrado sarà applicato. In generale, le parti meccaniche tendono a subire un deprezzamento immediato, mentre per la carrozzeria potrebbero esserci condizioni più favorevoli, come l’assenza di degrado per i primi anni.
Il “degrado da usura” è un concetto distinto, che si riferisce alla perdita di valore di un veicolo o delle sue parti in base al loro stato di utilizzo. Questo tipo di valutazione viene effettuata da periti, i quali devono considerare vari fattori, come l’effettivo stato di conservazione del veicolo. La soggettività di questa valutazione può portare a risultati diversi a seconda del perito e delle circostanze specifiche.
La morale di oggi è che la scelta di un’assicurazione auto non dovrebbe basarsi solo sul costo della polizza, ma anche sulla chiarezza e sull’equità delle condizioni contrattuali. Gli automobilisti sono quindi invitati a prestare particolare attenzione alle clausole riguardanti la determinazione del degrado e le modalità di calcolo dei danni. In caso di controversie, è sempre possibile adire le vie legali per contestare clausole ritenute vessatorie o per richiedere una rivalutazione dell’indennizzo.