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Un divieto assurdo - www.MotoriNews24.com
Potevi farlo liberamente fino a “ieri” ma la legge è cambiata. Attento, metti nei guai te e le persone con cui lo fai.
Il panorama automobilistico italiano sta per subire una trasformazione significativa con l’introduzione di nuove normative da parte del Ministero dei Trasporti. Fino a ieri, questo gesto legato al mondo dei motori da fare con un familiare, a un amico o a un collega era una pratica comune, ma da oggi in poi, tale consuetudine dovrà essere accompagnata da una delega ufficiale. La mancata osservanza di questa nuova norma comporterà sanzioni che possono risultare piuttosto onerose.
Le nuove regole, comunicate ufficialmente il 23 febbraio 2025, pongono l’accento su una maggiore sicurezza stradale. Questa decisione è stata presa in risposta a un aumento dei casi di utilizzo improprio dei veicoli e soprattutto, di una pratica molto diffusa quanto illecita di cui a breve andremo a parlare.
L’implementazione di questa normativa comporta sanzioni pecuniarie che partono da un minimo di 516,46 euro e possono arrivare a superare i 2.500 euro in caso di violazioni gravi. Inoltre, la mancata conformità alle nuove disposizioni può anche condurre al ritiro della carta di circolazione del veicolo. Si tratta di misure drastiche che mirano a scoraggiare comportamenti illeciti e a promuovere un utilizzo responsabile delle automobili. Ma di quale gesto così diffuso si parla? Ve lo spieghiamo subito.
Chi può utilizzare il veicolo?
La norma va a regolamentare il modo in cui potete prestare la vostra auto ad amici, parenti e in generale, terzi e per quanto tempo, una cosa legale fino a poco tempo fa per l’appunto.
Le nuove regole prevedono alcune eccezioni. Infatti, l’uso condiviso dell’auto è ancora consentito tra membri dello stesso nucleo familiare. Quindi, coniugi, genitori e figli possono continuare a utilizzare il veicolo senza particolari vincoli. Tuttavia, è fondamentale che chi utilizza un’auto di proprietà di un familiare o di un amico per un periodo superiore ai 30 giorni consecutivi notifichi la Motorizzazione Civile per aggiornare la carta di circolazione. Questo aspetto è cruciale per garantire la regolarità del veicolo e per evitare sanzioni.
La norma si applica a tutti coloro che utilizzano veicoli intestati a persone non facenti parte del proprio nucleo familiare. Pertanto, prestare l’auto a un amico, un vicino o un collega senza una corretta registrazione diventa un’azione rischiosa e potenzialmente costosa.
Come mettersi in regola?
Una delle motivazioni principali dietro a questa nuova normativa è la lotta contro l’intestazione fittizia dei veicoli. Questa pratica, spesso utilizzata per eludere sanzioni o obblighi fiscali, rappresenta una vera e propria piaga nel settore automobilistico. La nuova legge si propone di combattere queste irregolarità, garantendo maggiore trasparenza e sicurezza sulle strade italiane.
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Per chi desidera continuare a utilizzare un veicolo intestato a qualcun altro, la soluzione principale consiste nella registrazione del guidatore abituale presso la Motorizzazione, qualora l’uso superi i 30 giorni consecutivi. Questo processo di registrazione è fondamentale per mantenere la circolazione del veicolo in regola e prevenire eventuali multe salate. Per chi utilizza un’auto per periodi più brevi, è consigliabile avere una delega scritta del proprietario del mezzo, in modo da poter dimostrare l’autorizzazione in caso di controlli.
Le nuove disposizioni, pur essendo orientate a garantire una maggiore sicurezza e trasparenza nella circolazione stradale, potrebbero avere un impatto notevole sulle abitudini di molti automobilisti italiani. L’uso condiviso delle automobili, che fino ad ora era una pratica comunemente accettata, ora deve essere riconsiderato con attenzione. Le famiglie e i gruppi di amici dovranno adattarsi a queste nuove regole, rivedendo le modalità di utilizzo dei veicoli.