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Ben Bostrom e Laguna Seca, una lunga storia d’amore

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Laguna Seca è una pista che per anni ha avuto un solo padrone, il pilota americano Ben Bostrom. Questa è la storia della sua lunga storia d’amore con il tracciato californiano

Un tracciato quello di Laguna Seca che non ha certo bisogno di presentazioni ma è lo spunto per raccontarvi la carriera di Ben Bostrom, un pilota americano molto amato che sul celebre toboga californiano ha disputato le sue battaglie più belle.

Ben Bostrom nasce proprio in California, precisamente a Redding il 7 maggio 1974 e inizia a correre a 16 anni nei Campionati Nazionali mostrando fin da giovane di avere talento. Tuttavia non ottiene subito risultati significativi.

Nel 1998 la prima svolta, quando fa suo il titolo di campione AMA SBK senza mai vincere una gara, ma mostrando una costanza straordinaria che gli vale la possibilità di fare una wild card proprio a Laguna nel Mondiale SBK. Il debutto nella massima categoria è un successo, con l’americano che agguanta un quarto posto nella prima frazione ed un magnifico podio nella seconda, giungendo terzo. Questo è il primo istante della lunghissima storia d’amore tra Ben Bostrom e Laguna Seca.

Nel 1999 prosegue nell’AMA SBK e nonostante la stagione molto positiva non riesce a difendere il titolo e arriva secondo nel campionato a 10 punti dal vincitore, il pilota australiano Mat Mladin, all’inizio del suo lunghissimo dominio negli States.

La Ducati anche in questa stagione gli dà la possibilità di correre nel Mondiale SBK nel ruolo di wild card a Laguna Seca e anche stavolta Bostrom non delude le aspettative, piazzandosi secondo in gara 1 e vincendo alla grande gara 2. È un momento storico per il pilota e per la Casa italiana che centra il gradino più alto del podio negli USA davanti a tutti gli assi del mondiale.

La confidenza con la categoria, unita alle prestazioni nel Campionato Americano e ai risultati conseguiti a Laguna Seca danno la possibilità a Ben Bostrom di ottenere una Ducati ufficiale nel team factory per la stagione 2000, con la quale disputare il Mondiale SBK al fianco di King Carl Fogarty.

I primi passi nel mondiale sono difficili per il mago della Laguna, che subisce la pressione del team ufficiale Ducati. L’infortunio di Fogarty fa ricadere sulle sue spalle troppe aspettative, che neanche l’arrivo di Troy Bayliss riescono a placare. Si decide dunque di passare alle amorevoli cure del Team NCR di Caracchi il talento americano, nella speranza che un clima più familiare possa aiutarlo ad esprimersi al massimo.

La mossa è giusta e dopo il cambio di team la situazione svolta e l’americano chiude la stagione al settimo posto assoluto. Anche in questa stagione centra il terzo gradino del podio in gara 2 proprio a Laguna Seca, confermando il suo feeling su questo tracciato.

Il meglio arriva nella stagione successiva, quando Ben Bostrom corre con una 996R nel team Ducati L&M, allestito per lui. La stagione va bene, anche se contro il mattatore Tory Bayliss restano solo le briciole. Ma a Laguna Seca, Ben fa sognare gli appassionati con una storica doppietta, condita dalla pole position conquistata in qualifica. Il momento indimenticabile non è tanto la doppietta, quanto il magnifico sorpasso ai danni di Neil Hodgson in gara 1, una di quelle bagarre destinate a rimanere nella storia delle corse.

Resta in Ducati L&M anche nel 2002 anche se le Dunlop di cui dispone sulla sua 998 F02 non gli permettono di combattere ad armi pari con gli altri pretendenti al titolo che montano le Michelin. Nel 2003 Ben Bostrom decide di tornare nell’AMA SBK con la Honda, e tornare a respirare l’aria di casa.

Nonostante il rapporto interrotto con la Ducati, la Rossa deve molto al pilota californiano, perché sono proprio gare come le sue ad averne fatto la storia entrando nell’immaginario degli appassionati. Per questo, nel 2002, la CAsa di Borgo Panigale gli dedica una moto in edizione limitata, la 998s Bostrom, che ha una livrea da urlo e la carena completamente in fibra di carbonio.

Ne vengono assemblati solo 310 esemplari, tutti autografati dal campione. Di questi, 155 sono venduti negli USA e 155 nel Regno Unito. Un numero assolutamente non casuale, visto che è proprio il numero di gara che il pilota aveva in carena.

L’abbandono della SBK non porta alla fine del rapporto con Laguna Seca, infatti nel 2003 il campione centra la vittoria nel Campionato AMA sia nella Formula Xtreme che in SBK. Nella stessa stagione Bostrom disputa e vince anche il 1° Campionato AMA Supermoto.

Nel 2005 gli si aprono nuovamente le porte del mondiale SBK per l’ultima volta con una Honda CBR 1000RR del team Renegade, la squadra inglese che aveva riportato Noriyuki Haga nel mondiale SBK sulla Ducati 999 nella stagione precedente. L’annata scorre senza ottenere grandi risultati e nel 2006 Ben Bostrom decide nuovamente di tornare in AMA SBK per lottare per il titolo con una Ducati 999 ufficiale.

Nel 2007 disputa il Campionato AMA Superstock con la Yamaha YZF-R1 e arriva ad un passo dal titolo, alle spalle di Ben Spies. Ben Bostrom non si ferma mai e cambia ancora una volta categoria. Nel 2008 si cimenta con l’AMA SuperSport, vincendo 6 gare sulle 11 in programma, compresa naturalmente Laguna Seca dove sembra non aver rivali e si prende il titolo.

Nel 2009 torna in AMA SBK e sale sul gradino più alto del podio a Daytona e a Laguna Seca e chiude il campionato in quinta posizione. Il 2010 è l’ultima stagione che vede competitivo Bostrom in AMA SBK. Vince due gare, tra le quali, inutile specificarlo, Laguna Seca. Questa vittoria sul tracciato californiano porta a nove il bottino complessivo di vittorie a Laguna Seca. Un numero impressionante, considerando che 3 di queste vittorie sono arrivate nella massima categoria, il mondiale SBK.

Disputa, senza piazzamenti importanti, le ultime due stagioni nell’AMA SBK con la Suzuki ma un grande riconoscimento gli arriva proprio nel 2011, l’anno del ritiro. Il team Honda LRC di Lucio Cecchinello gli permette di fare una wild card in MotoGP proprio a Laguna Seca, riconoscendo di fatto il suo straordinario feeling col tracciato. Purtroppo in questa occasione Bostrom è costretto al ritiro dopo soli 8 giri.

Una carriera ricca di alti e bassi quella del pilota di Redding, che gli è valsa l’affetto di molti tifosi, soprattutto ducatisti e che lo lega indissolubilmente a questo tracciato unico che è Laguna Seca. Un binomio perfetto che ha dato vita a gare da sogno e a sorpassi indimenticabili.Vedremo questo weekend chi sarà in grado di stare davanti a tutti sulla pista americana e soprattutto chi ci farà sognare con un sorpasso al Cavatappi. Un sorpasso di quelli alla Bostrom naturalmente.

Ben Bostrom – Laguna Seca 2000 [VIDEO]

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