MotoGP

MotoGP, Rossi contro la nuova carena Ducati: «C’è un regolamento…»

Valentino Rossi soddisfatto del suo rendimento nelle libere del venerdì nonostante sia fuori dalla top-ten, ma entra a muso duro sulla nuova carena di Lorenzo: «Il regolamento la vieta»

E’ un Valentino Rossi insolitamente soddisfatto quello che si è presentato all’incontro con i media dopo la giornata di libere a Brno. L’unico commento che gli fa storcere il naso non è sulla Yamaha, bensì sulla Ducati di Jorge Lorenzo, colpevole di aver portato in pista una nuova carena che a detta di Rossi è un clamoroso raggiro del regolamento introdotto in campo aerodinamico per la sicurezza dei piloti: «E’ stato fatto un regolamento per togliere appendici e ali, che può essere giusto o non giusto. Ma mi pare che con questo regolamento si sia risolto poco, perché tutti sono tornati a fare le carene con le ali. Non saprei. L’abbiamo anche noi e in qualche pista piò andare bene. Ma pare che agli ingegneri piaccia molto lavorare su cose del genere».

«BUON PASSO CON GOMME MEDIE USATE IN OTTICA GARA» – Considerando i soliti approcci a rilento ai week end di gara da parte del ‘Dottore’, e ancor di più dopo il venerdì in condizioni miste verificatosi in Repubblica Ceca (con le FP1 bagnate e le FP2 asciutte), c’era da aspettarsi un Rossi preoccupato e indaffarato per la sua M1 in ottica gara dopo un quinto e quattordicesimo tempo molto distanti dal miglior crono. Invece Valentino cambia il significato alla sua giornata spiegando di aver lavorato con gomme medie, che in previsione saranno quelle utilizzate domenica, e di essere stato frenato da un problema tecnico nella ricerca del giro veloce per entrare in top-ten: «Nel pomeriggio non è andata male, con le gomme medie sono andato bene ma purtroppo ho avuto un problema tecnico su una delle mie due moto e non ho avuto poi tempo di montare gomme morbide per cercare il tempo. Il passo con le gomme medie usate non era così male. C’è tanto da lavorare sul bilanciamento della moto, non sono contento, ma penso di poter essere competitivo. Speriamo che domani le Libere 3 siano asciutte, altrimenti sarò costretto a fare la Q1 e non è l’ideale. Se saremo sull’asciutto potrò migliorare e vedere cosa succedere in Qualifica».

«PREVISIONI BRUTTE, MA BENE SUL BAGNATO» – Anche alla mattina, sotto la pioggia, Rossi ha avuto riscontri positivi rispetto alle altre uscite nei precedenti GP del 2017 in queste condizioni, ma secondo il 46 non è ancora abbastanza per poter competere con la Honda per la vittoria domani: «Sia sull’asciutto che sul bagnato, soprattutto sul bagnato questa mattina, sono stato veloce ed è importante, perché quest’anno ho sempre sofferto tanto, Invece questa volta è andata bene. Le previsioni per domenica sono bruttissime. E’ per questo che stamattina nelle libere sotto la pioggia era molto importante risultare competitivi. Nelle prove sul bagnato abbiamo sofferto tanto con il telaio vecchio. Ora però andiamo meglio. I più veloci al momento sembrano i tre piloti Honda: Marquez, Pedrosa e Crutchlow che hanno fatto i test qui, ma anche Folger è andato fortissimo e non ha usato la gomma morbida. Ma chi lo sa… Dovremo vedere se saremo più veloci sul bagnato. Vorrei che domani fosse asciutto per confermare i nostri progressi e vedere se siamo veloci».

LA DEDICA DI ROSSI ALL’AMICO ANGEL NIETO – In conclusione Valentino dedica il proprio pensiero ad Angel Nieto, la cui notizia della scomparsa è giunta ieri dopo giorni di agonia in seguito ad un incidente avvenuto sul quad durante le vacanze estive, e con il quale il pilota di Tavullia intratteneva rapporti costanti, anche al di fuori delle piste: «La morte di Angel Nieto è una perdita gravissima per tutto il mondo del motociclismo, perché lui ha fatto la storia. Ha vinto tanti mondiali, solo Agostini ha fatto meglio di lui. Ma lui è stato un grande anche fuori dalla pista. Aveva una grande carica, nonostante avesse 70 anni aveva l’energia di un ragazzino. Ancora una volta la strada è stata fatale, dopo Nicky (Hayden). Ma io devo dire grazie ad Angel perché ho avuto la fortuna di passare tanto tempo con Angel avendo l’età dei suoi figli. Abbiamo fatto tanti pranzi e tante cene da lui a Madrid o a Ibiza, ma anche a casa mia. Siamo stati a pranzo due settimane fa ed è stata l’ultima volta che l’ho visto. Dimostrava 20 anni in meno. Un grande peccato».

Luca Agnelli

Mi piace il giornalismo e studio Scienze della Comunicazione, ma sono timido: allora scrivo. Il mio cognome fa parte del mondo dei motori da prima che lo decidessi io. Da piccolo spegnevo la tv a mio papà che guardava le corse perché volevo giocasse con me. Poi ho iniziato a seguirle insieme a lui. Adesso guai a chi me le toglie.

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