MotoGP

Casa Italia nel Motomondiale: il 2017 deve essere l’anno della svolta

Nonostante una quantità di talenti sfornati negli ultimi anni, è dal 2009 che un italiano non si prende lo scettro di campione del Mondo in una delle tre classi del Motomondiale. Che il 2017 sia l’anno buono per vedere finalmente un tricolore davanti a tutti?

Italians do it better si dice sempre, no? In rapporto alla quantità di pilotini sfornati in questi ultimi anni, l’Italia è ferma al 2009 come ultimo titolo mondiale vinto (leggasi Valentino Rossi in MotoGP) ma se si guarda indietro alle altre classi il dato è ancora più tragico (2004 Dovizioso in 125, 2008 Simoncelli in 250).

MotoGP

L’avvento della MotoGP in sostituzione della vecchia 500 (forse un po’ per copiare e troncare la crescente popolarità della Superbike) ha coinciso forse con il periodo più florido della carriera di Valentino Rossi. Il Dottore dal 2002 fino al 2009 ha centrato 6 titoli mondiali di cui 4 di fila vincendo l’ultimo nel 2009. E’ indubbio che dal 2010 in poi l’asticella si sia alzata grazie a piloti del calibro di Lorenzo, Stoner e dell’arrivo di altri spagnoli come Marquez ed ora Vinales (primo avversario del Doc perché compagno di box in Yamaha). Nel periodo Motegi 2010 (ultima vittoria) – Assen 2013 (prima vittoria dal ritorno in Yamaha) Rossi non è più riuscito a salire sul gradino più alto del podio complice l’infortunio a spalla e gamba ed ai poco fortunati 2 anni in Ducati. E’ indubbio anche che sia sempre Rossi a dover rappresentare l’Italia in MotoGP visto che gli altri piloti (Dovizioso, Iannone, Petrucci) non hanno le qualità ed il carisma di Valentino per poter essere dei veri trascinatori. Nonostante i buoni propositi negli anni successivi al 2013, Rossi sfiora il titolo nel 2015 (sappiamo tutti come è finito) e l’anno scorso centra appena 2 vittorie. Il 2017 deve essere l’anno della svolta per lui anche considerando l’età (38 anni compiuti) ed avversari sempre più tosti.

250/Moto2

Una volta la dominavamo con i vari Cadalora, Biaggi, Capirossi, Rossi, Melandri, Poggiali, Simoncelli, ora siamo poco più delle comparse, capaci solo di vincere gare ma non arrivare mai al grande traguardo del titolo mondiale. L’ultimo titolo mondiale nella classe intermedia risale al 2008 con il compianto Marco Simoncelli, che ci ha riprovato nel 2009 ma senza successe. Dall’avvento della Moto2, abbiamo sempre visto vincere gli altri (Elias, Bradl, Marquez, Pol Espargarò, Rabat, 2 volte Zarco nel 2015 e 2016) nonostante una pattuglia azzurra di tutto rispetto con i vari Pasini, Corsi, Baldassarri, Marini, Morbidelli e compagnia. A parte Baldassarri (vincitore a Misano lo scorso anno), nessuno ha ancora centrato una vittoria nella classe intermedia dall’avvento della Moto2. Il 2017 deve rappresentare l’anno della svolta anche qui vista la quantità di italiani presenti in griglia (i sempreverdi Pasini & Corsi, Morbidelli, Marini, Baldassarri, Locatelli e le new entry Bagnaia e Manzi). Via i top rider, c’è la concreta speranza di ottenere grandi soddisfazioni in questo campionato soprattutto dal leader della pattuglia tricolore Franco Morbidelli al suo terzo anno in un team importante come il Marc VDS.

125/Moto3

Anche la 125 negli anni passati ci ha regalato tante gioie con i vari Gresini, Cadalora, Capirossi, Gramigni, Rossi, Poggiali e Dovizioso. Ma il dato che più fa riflettere è che sono ben 13 anni che nella classe minore un pilota italiano non centra un titolo mondiale. E l’ultimo risale per l’appunto al 2004 con il buon Andrea Dovizioso in sella alla Honda del team Kopron Scot. L’avvento della Moto3 nel 2012 ha portato sì tanto italiani in grado di lottare per il grande obiettivo ma sono arrivate per lo più vittorie di tappa. L’unico italiano in Moto3 in grado di caricarsi il destino della pattuglia tricolore è stato Fenati fino a metà della scorsa stagione. Nonostante anche in Moto3 la quantità di talento non manchi con i vari Fenati (1 vittoria, in Texas), Bulega, Bastianini, Di Giannantonio, Migno, Antonelli (1 vittoria, in Qatar), Bagnaia (2 gare vinte per Pecco). Anche per la nostra pattuglia tricolore in Moto3 il 2017 rappresenta l’anno della svolta visti i tanti cambi di casacca durante l’inverno (Fenati-Snipers, Antonelli-Ajo KTM, Bastianini-Estrella Galicia)

Ci sono quindi tutti i presupposti per aspettarci dunque una grande stagione 2017 dalla nostra pattuglia tricolore impegnata nelle tre classi del Motomondiale con la speranza di poter arricchire la bacheca di titoli ferma desolatamente al 2009.

Marco Pezzoni

Giornalista sportivo in divenire, amante del motociclismo e in particolare della Superbike, cresciuto con i miti di Haga, Bayliss, Fogarty e Edwards. Radiocronista e conduttore radiofonico per Livegp.it. Mi piace stare a contatto con piloti e addetti ai lavori.

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