Superbike
Chaz Davies domina a Imola
Dopo aver tenuto testa al compagno di squadra Giugliano e alle due Kawasaki, il Gallese della Ducati ha portato a termine una gara perfetta. Dominio rosso sulle rive del Santerno, con le Kawasaki relegate a completare il podio
Dopo Assen ci voleva una reazione forte da parte di Chaz Davies per dimostrare di essere ancora lo stesso di Aragon, per dimostrare che Jonathan Rea dovrà sudare tantissimo per confermarsi il re della Superbike. La invocavano i tifosi della Rossa e la tappa italiana di Imola, quinto round del mondiale 2016, era l’occasione migliore per accontentare tutti.
Daviez ha raccolto la sfida, dominando letteralmente in pista. Pole position, giro più veloce e vittoria perentoria sono arrivate nel momento perfetto, nel vero tracciato di casa per la Ducati e davanti ad un pubblico affamato come quello italiano. Ci si aspettava forse di rovare anche l’altra Ducati in vetta, ma l’impresa è riuscita a Davide Giugliano solo per metà. Le qualifiche ci avevano infatti restituito il guerriero di sempre, che sembrava uscito un po’ ammaccato da Assen ed Aragon.
Un secondo posto in griglia poteva essere il perfetto inizio per dimostrarsi in grado di lottare er la vittoria, ma la grande qualifica non è stata seguita da una performance di pari livello in gara. Davide ha lottato duramente, ma sul traguardo si è dovuto accontentare di raccogliere un quinto posto alle spalle delle Kawasaki di Rea e Sykes, risultando battuto anche dalla BMW Althea di Jordi Torres.
La gara perfetta corsa da Davies ha confinato il duo verde alla lotta per la seconda posizione, con il Cannibale Johnny Rea che è stato anche costretto ad un errore nel tentativo di tenere la ruota dello spilungone britannico del team Aruba. Il campione del mondo in carica si è dovuto accontentare di battere il rivale in Kawasaki Tom Sykes, che non è riuscito ad insidiarlo mai realmente per il secondo gradino del podio.
Una gara fantastica l’ha portata a termine lo spagnolo di casa Althea. Jordi Torres aveva già dato grandi segnali di competitività nei round precedenti, ma ad Imola ha fatto una gara davvero concreta, raccogliendo uno splendido quarto posto che conferma la crescita della moto gestita dalla compagine di Genesio Bevilacqua. Anche il suo compagno di team, Markus Reitemberger avrebbe potuto centrare un risultato da top five, ma un errore mentre era in lotta al vertice l’ha fatto precipitare ai margini dei primi dieci, per poi costringerlo ad accontentarsi di un tredicesimo posto che rende merito alla velocità messa in mostra in gara.
Splendida conferme sono arrivate da Leon Camier e dalla sua splendida MV F4, che si conferma una moto dalle mille risorse. L’inglese ha agguantato una meravigliosa sesta piazza dopo aver anche passato Davide Giugliano in sella alla Panigale ufficiale. Camier ci aveva confermato nella giornata di ieri che nonostante gli anni la sua F4 resta una moto dal potenziale elevatissimo, con un telaio ed una ciclistica da riferimento.
Secondo l’inglese sono solo i cavalli a mancare e in paddock così competitivo, questa pecca della moto costituisce un problema non indifferente. In ogni caso, la velocità dell’inglese riesce a compensare la mancanza di cavalli della moto, nella speranza che la MV risolva i propri problemi fuori dalle piste ed inizi a sviluppare un progetto all’altezza del talento del pilota.
Anche il nostro Lorenzo Savadori ha confermato ad Imola di avere velocità da vendere, riuscendo in qualifica a centrare una magnifica quinta casella in griglia. Il talento italiano di Aprilia ha poi corso una gara non altrettanto efficace, ma la sua crescita si dimostra costante, e siamo certi che durante la stagione questo binomio farà ancora divertire parecchio i tifosi italiani.
Ma i grandi sconfitti della prima manche di Imola sono senza dubbio state la Honda e la Yamaha. Dopo le bellissime gare di Assen, ci si attendeva tantissimo in più da parte di Hayden e Van Der Mark, ma la CBR non è riuscita a digerire mai il circuito in questo week end, ed il risultato è un tiepido settimo posto da parte di Micky Van Der Mark che ha accusato quasi 30 secondi di gap dalla vetta. E’ andata anche peggio a Nicky Hayden, nono al traguardo ed a ventinove secondi da Davies. Per un ex campione del mondo MotoGP, non è di certo un risultato di cui essere fieri.
La Yamaha ha finora vissuto un weekend davvero tremendo. L’infortunio accusato da Guintoli stamattina in qualifica ha privato il team Pata del suo alfiere più affidabile e Lowes sembra avere la testa decisamente altrove, visto il misero undicesimo posto raccolto in gara accompagnato da qualifiche non certo entusiasmanti.