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Contratto di Lorenzo: questione di palle o di soldi?

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Dopo la firma del contratto di Valentino Rossi, le voci riguardo l’allontanamento di Lorenzo dalla Yamaha sono diventate sempre più forti. Ma cosa c’è davvero dietro questa voce?

L’annuncio dato da Yamaha e Valentino Rossi durante il GP dal Qatar ha sconvolto parecchio i piani di tantissimi attori del paddock MotoGP. I diretti interessati protagonisti dell’annuncio avevano dichiarato di voler attendere qualche gran premio prima di prendere una decisione, mentre Jorge Lorenzo si era rivolto ai media a più riprese per confermare di voler chiudere la questione contratto con Yamaha nel più breve tempo possibile.

La realtà è stata ben diversa dalle attese di molti e a condire il tutto c’è stata un’affermazione di Valentino Rossi che pesa come un macigno sulle spalle del rivale spagnolo: “Per andare in Ducati, ci vogliono le palle”. Il pesarese di certo non si riferiva all’acquirente tipo delle moto di Borgo Panigale che, recandosi dal concessionario, scopre l’ammontare della rata mensile dovuta per finanziare una Panigale R. Anche perché il più macho dei ducatisti nulla potrebbe contro le risate isteriche del direttore di banca di turno. Valentino nella sua affermazione si riferiva ovviamente alla possibilità che il compagno di team Jorge Lorenzo possa accettare l’offerta della Ducati. Un’offerta che gli uomini in rosso negano, come hanno negato all’epoca qualsiasi rumor che riguardasse il rientro di Casey Stoner nell’orbita bolognese.

Certi argomenti per i manager Ducati sono semplicemente tabù con i media e il motivo è ovvio. Siamo a marzo, si è corso un solo GP e c’è una intera ed importantissima stagione da portare avanti. Perché gli uomini di Bologna dovrebbero ammettere che stanno facendo una corte spietata a Jorge Lorenzo, l’uomo del momento? I piloti ufficiali devono già sopportare di essere messi in disparte ogni volta che si parla del tester più veloce della storia, possiamo solo immaginare come reagirebbero alla notizia che a Lorenzo è stato offerto un contratto che esprime un ingaggio a doppia cifra ed in milioni di euro.

Perché è esattamente questo ciò di cui si parla. Di soldi. Al pilota maiorchino è stata recapitata una proposta che prevede l’ingaggio più alto della storia MotoGP e lui ha accolto di buon grado l’offerta facendo probabilmente sapere alla Yamaha che il prezzo per il rinnovo aveva appena subito un drastico aumento. Il campione del mondo è in una situazione privilegiata, essendo senza dubbio il pezzo più pregiato del mondiale. Il suo contratto scade in questa stagione, come quello degli altri top rider. In Honda fanno da sempre tanti casini con i piloti, ma dovrebbero davvero diventare dei folli per riuscire a perdere Marquez, l’altro pezzo da 90 del mercato piloti.

E Jorge Lorenzo è totalmente consapevole della posizione di forza in cui si trova. Alcuni si sono ostinati ad interpretare la conferma di Valentino Rossi come una vittoria dell’italiano sullo spagnolo, mentre in tanti hanno sottovalutato altre ipotesi forse più plausibili. E’ infatti più che probabile che la Yamaha abbia tentato di giocare questa carta per dimostrare a Lorenzo di non aver bisogno di accettare per forza le sue condizioni. Lo spagnolo sa bene che la Yamaha è la miglior moto del lotto e che passare in Ducati sarebbe una bella scommessa dal punto di vista sportivo. La sua volontà è probabilmente quella di restare in Yamaha, ma senza perdere la condizione economicamente faraonica garantita da Ducati e Phillip Morris.

In questa battaglia al rialzo la figura di Valentino Rossi potrebbe apparire quasi sminuita, ma la verità è che il Dottore è in ogni caso un ottimo affare per la Yamaha, perché se è vero che il rischio è quello di perdere Jorge è anche vero che il Dottore garantisce ancora prestazioni da riferimento e soprattutto un ritorno mediatico che semplicemente non ha eguali. Allo spagnolo è stato proposto un contratto con un aumento sostanzioso della cifra, che tuttavia non è ancora all’altezza delle sue pretese. Forse Jorge accetterebbe una cifra inferiore a quella offerta da Ducati per restare in Yamaha, con la certezza di poter contare su un pacchetto competitivo come quello garantito dalla Casa del diapason.

Ma siamo certi che la Ducati sia così inferiore alla Yamaha in questo momento? In Qatar le rosse volavano in rettilineo ed è indubbio che il progresso tecnico iniziato da Gigi Dall’Igna continui a dare i suoi frutti e non sia ancora terminato. Le moto bolognesi attualmente sono assolutamente all’altezza della migliore concorrenza giapponese e l’ingaggio di Stoner è servito proprio a questo. A dimostrare cosa si può fare con quella moto. O almeno cosa può farci un pilota del livello dell’australiano.

Ovviamente l’unico che vorrebbe davvero allontanare Lorenzo dalla Yamaha è proprio Valentino Rossi, che con la sua allusione agli attributi necessari ad accettare l’offerta Ducati è probabilmente il destinatario del gesto di Jorge Lorenzo a fine gara in Qatar. Probabilmente ci vogliono le palle per accettare l’offerta della Ducati, ma forse restare in Yamaha con maggiore competitività e meno soldi sul contratto richiede la stessa qualità di gioielli di famiglia.

La cosa più plausibile è che questo accordo si trovi, perché la Yamaha non vuole certamente perdere un pilota veloce come Jorge e lo stesso pilota non vuole rischiare di perdere il mezzo più competitivo del lotto. Basterà che le due posizioni si avvicinino quel tanto per trovare un accordo che non soddisfi nessuno al massimo. Di solito sono i migliori accordi che si possano fare. Palle permettendo, ovviamente.

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