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Jorge Lorenzo in crisi? In Ducati ci sarà Max Biaggi

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Parlare di crisi quando sei secondo nel mondiale e hai vinto già tre gran premi a metà stagione può essere rischioso. Ma è innegabile che Jorge Lorenzo non sia nel suo momento migliore. Sarà l’amico Max Biaggi ad aiutarlo

Max Biaggi e Jorge Lorenzo sono amici. Amici veri, di quelli che nella vita sei felice di averne anche solo uno. Si stimano, perchè hanno caratteri e passioni simili. Da qualsiasi punto la si guardi, Biaggi e Lorenzo costituiscono una coppia fantastica. Hanno entrambi vinto tantissimo in carriera, ed è un vero peccato che non sia stato possibile vederli correre assieme nella stessa categoria. Sono tutti concordi sul fatto che in sella siano entrambi uno spettacolo per i palati fini, con la loro guida impeccabile in punta di fioretto.

Forse sarebbero stati due compagni di squadra perfetti, ma essendo entrambi molto competitivi è probabile che anche una solida amicizia come la loro sarebbe stata in qualche modo toccata dalla naturale voglia di battere il proprio team mate. Ma adesso sembra che i due fuoriclasse si apprestino a condividere lo stesso box. L’obiettivo sarà lo stesso, ovvero vincere in Ducati. Solo che il ruolo sarà profondamente diverso tra i due.

Max Biaggi metterà la propria esperienza a disposizione di Jorge Lorenzo per aiutarlo a compiere la grande impresa, cioè vincere con la Ducati. Sarà un coach? Sarà un ingegnere aggiunto, che dia una mano a Jorge a comunicare le sensazioni percepite in moto che solo un pilota sa cogliere? Di certo sarà una persona su cui contare, un uomo di fiducia per Jorge. Lo spagnolo è alla ricerca di punti di riferimento per questa avventura in rosso, ed è giusto che al suo fianco ci sia un grande amico.

La rivalità comune con Valentino Rossi non c’entra assolutamente nulla nella “nascita” della coppia Biaggi e Lorenzo. La profonda amicizia e stima tra i due è di tutt’altra provenienza. Lorenzo non potrà portare in Ducati il suo pool di tecnici che attualmente lo aiuta in Yamaha, e sente la necessità di avere una spalla forte nel box rosso. Non si tratta di mancanza di fiducia negli uomini Ducati, che non vedono l’ora di mettersi al servizio dello spagnolo per dargli una moto vincente.

Max è un grande professionista, una persona estremamente perfezionista e meticolosa. Mette il 100% in ogni singolo impegno che si assume. Che sia correre una wild card in SBK, o fare una gara di Motard tra amici, Max darà sempre tutto. Anche in questo caso lo farà, darà anche più del 100%. Lo farà perchè anche per un sei volte campione del mondo portare la Ducati alla vittoria in MotoGP è una impresa dal sapore particolare.

Tra Biaggi e la Casa bolognese non c’è stato mai vero amore. Nel 2008 Max ebbe a disposizione una 1098 privata nel team di Marco Borciani, con la promessa di ricevere una moto ufficiale per il 2009, dopo il ritiro di Troy Bayliss. Ma Ducati firmò con Noriyuki Haga e Max accettò la sfida di Aprilia, senza spendere solo belle parole per la Casa di Borgo Panigale, che secondo lui era venuta meno ad una promessa.

Dopo la parentesi trionfale in SBK con Aprilia, arrivò per Max la chiamata di Pramac Ducati nel 2013, in piena crisi del progetto MotoGP. La moto non andava da nessuna parte, e si chiese anche a Max di fare un test al Mugello per offrire il proprio parere sulla Desmosedici. Questo fu il primo riavvicinamento di Biaggi al mondo Ducati, che gli ha poi spalancato le porte con l’arrivo a Borgo Panigale di Gigi Dall’Igna. L’ingegnere che è alla base della rinascita Ducati in MotoGP ha portato Jorge Lorenzo sulla Desmosedici, ed ha sempre avuto un ottimo rapporto con il Corsaro, il pilota che ha portato a trionfare in SBK la sua creatura, la magnifica RSV4. Dall’Igna sarebbe felice di averli entrambi in Ducati, Biaggi e Lorenzo. Due  piloti che gli hanno regalato soddisfazioni incredibili.

@DUCATI PRAMAC

Ma il vero protagonista di questa vicenda è Jorge Lorenzo, il pilota che abbiamo definito con un certo coraggio in crisi. Cos’è in effetti una crisi, come si fa a definire un pilota in crisi? Il parametro è estremamente variabile da un pilota all’altro. Per Jack Miller vincere ad Assen è stata un’impresa di quelle da raccontare ai nipoti. Per Jorge Lorenzo arrivare quindicesimo in Germania è stata una mezza tragedia. Di solito la trama è a parti inverse tra i due piloti, con Jorge a festeggiare una vittoria e Jack ad essere contento di aver imparato qualcos’altro in questo mondo complicato che è la MotoGP.

Ma se una gara è un episodio, e due sono una coincidenza, è chiaro che tre gare consecutive andate male siano qualcosa in più. Tre gare andate male sono una prova, una prova che qualcosa non sta andando nel verso giusto. La Yamaha che ha sempre fatto dell’equilibrio il proprio punto di forza sta soffrendo tanto il meteo variabile. In particolare con Jorge Lorenzo, che tra Assen e Sachsenring ha messo assieme una miseria di punti. Potrebbero tornare utili a fine campionato, ma dopo lo strike di Iannone a Barcellona è ovvio che le aspettative di Lorenzo erano di tutt’altro genere.

I più fantasiosi tra i complottisti hanno subito immaginato che sulla M1 di Lorenzo ci sia qualcosa che non funziona, qualcosa che dovrebbe penalizzare il maiorchino e favorire il compagno di team, tale Valentino Rossi. Senza voler dubitare dell’integrità morale e soprattutto mentale di Lin Jarvis, il gran capo di Yamaha, ci domandiamo perchè una Casa come quella di Iwata dovrebbe pagare fior di milioni un pilota per poi penalizzarlo in pista. Soprattutto con un rivale in giro dal nome Marc Marquez così in forma come quello di questa stagione.

@IMAGE PHOTOAGENCY

Jorge Lorenzo troverà il bandolo della matassa, e tornerà il Martillo che tutti conoscono in sella alla M1, una moto che gli ha dato enormi soddisfazioni e che vuole salutare da vincente. In questo quadro la figura di Max Biaggi trova una collocazione naturale al suo fianco in Ducati. L’ha reclamato lo stesso Jorge dopo il disastro del Sachsenring “è possibile che uno fra Stoner e Biaggi diventi il mio coach. Non penso a loro come nemici di Rossi ma come consiglieri utili. Ho sempre avuto un coach al mio fianco: Debon in 250 e Zeelenberg in Yamaha. Sarebbe una figura molto utile in questa nuova avventura“.

Casey Stoner dal canto suo ha dichiarato che non farà da coach a Lorenzo o Dovizioso, ma che penserà solo a fare dei test per aiutare nello sviluppo della moto. Per cui il campo è libero, e Biaggi e Lorenzo sarà la coppia d’oro per Ducati, un team nel team. Un duetto di fenomeni che assieme daranno il massimo per fare un’impresa. Sapere che Max sarà al suo fianco l’anno prossimo potrebbe regalare a Lorenzo la tranquillità per invertire da subito la tendenza di questo mondiale. Biaggi e Lorenzo: una coppia straordinaria.

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