La Maserati coreana che non hai mai visto - www.MotoriNews24.it
Cosa c’entra una scomparsa azienda della Corea del Sud con uno dei marchi produttori più famosi nel mondo del lusso e dello sport italiano? Ecco la vera connessione.
Al giorno d’oggi è spesso difficile collegare un marchio nato in un paese alla sua attuale gestione. Vi piacevano le auto MG? Sapete dove sono costruite? In Cina, da quando il marchio non è più nel Regno Unito ma di proprietà di SAIC. E Mini? Anch’esso è diventato un ricordo in Regno Unito da quando le auto ex Austin vengono costruite da BMW. Anche auto come le Lamborghini – proprietà tedesca, sotto il Gruppo Volkswagen – o le Land Rover e Jaguar – Gruppo Tata, quindi siamo in territorio indiano – hanno cambiato mano.
Niente però sembra accomunare Maserati, un brand che per il momento è ancora sotto gestione italiana e Daewoo, un’azienda che produce di tutto, dai condizionatori fino alle armi da fuoco automatiche ma che per un breve periodo – dal 1982 al 2011 – ha costruito anche automobili. Lo ha fatto con il nome di Daewoo Motors e ci ha regalato tanti modelli unici.
L’automobile più famosa del marchio è sicuramente la curvilinea utilitaria Matiz ma anche modelli come la Leganza, la Espero e la Lanos hanno lasciato un piccolo spazio vuoto nel cuore dei loro acquirenti quando l’azienda è fallita, lasciando i diritti per la produzione di molti suoi modelli a Chevrolet. E poi, c’è l’auto che ha fatto sognare tanti coreani prima di sparire nel nulla imitando Maserati!
Se avete visto la serie televisiva Squid Games di cui è recentemente arrivato il tanto agognato epilogo che uscirà a giugno di quest’anno non vi sarà difficile immaginare il cattivo di turno, il Frontman scendere dall’auto che stiamo per mostrarvi, una cattivissima e aggressiva supercar coreana. Si tratta della Daewoo Bucrane, anche nota come la “Maserati Coreana” per illuso design e la sua potenza.
Disegnata dall’Italdesign di Giorgetto Giugiaro che tra le altre cose, ironia della sorte, diede vita alla Matiz stessa la Bucrane era una supercar lunga 4,65 metri con delle suggestive portiere ad ala di gabbiano. Questo mezzo dotato di un propulsore V6 da 240 cavalli, una cosa che nessuna Daewoo di serie ha mai sognato di montare, aveva una robusta scocca in carbonio ma soprattutto un’estetica sinuosa, qualcosa che la faceva somigliare ad un siluro pronto a fendere le acque a caccia di navi da affondare.
Il bolide non avrebbe mai visto una produzione in serie: presentata nel 1995, difficilmente avrebbe potuto salvare le sorti del marchio Daewoo ma sicuramente ci avrebbe provato con eleganza e stile. Perché la chiamano Maserati? Avete mai visto la Maserati 3200 GT del 1998? Bene, notate qualche somiglianza? Sapete chi l’ha disegnata? Un certo Giugiaro: il cerchiasi chiude e, da un’auto coreana sconosciuta, siamo arrivati a capire come il modello abbia dato vita ad una supercar italiana tra le più belle degli ultimi trent’anni almeno.
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