La tappa che conduceva da Ha ‘il a Sakaka ha visto, per quanto riguarda la categoria auto, il rafforzamento della leadership di Stéphane Peterhansel. A vincere la settima tappa della 43esima edizione del Dakar Rally Raid è stato il saudita Yazheed Al Rajhi, su Toyota, che ha percorso i 453 chilometri della speciale in 4 ore 21 minuti e 59 secondi. Seconda vittoria in carriera nel rally del deserto, dopo il successo nel 2015. Ma come anticipato, è stato il francese a sfruttare l’ennesimo turno favorevole senza vittoria, dal momento che, pur restando in vetta per buona parte della gara, è arrivato soltanto secondo al traguardo.
Sul terzo gradino del podio si è classificato lo spagnolo Carlos Sainz (Mini) a 1 minuto e 15 secondi, davanti al qatariora Nasser Al-Attiyah (Toyota), 4° a 2 minuti e 48 secondi da Al Rajhi. Il francese, dunque, alla vigilia dell’ottava tappa guida la classifica con 26 ore 36 minuti e 50 secondi, con un vantaggio di 7’53” su Al-Attiyah. Rispetto alle moto, la lotta per il primato è molto più serrata, poiché i primi due piloti sono nettamente staccati dal resto della carovana: Sainz, infatti, vincitore lo scorso anno, è in terza posizione, a 40 minuti dal leader.
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