MotoGP
MotoGP, Dall’Igna svela il segreto della Ducati per sfruttare al meglio le Michelin
Gigi Dall’Igna ha risposto a chi accusa la Ducati di essere troppo agevolata dagli pneumatici Michelin in questa stagione di MotoGP
L’ingegnere Gigi Dall’Igna, artefice dei progressi della Ducati in MotoGP, ha risposto alle accuse di chi da mesi afferma che la casa di Borgo Panigale sia troppo agevolata dalla Michelin. Ormai è chiaro che i pneumatici rivestano un ruolo chiave nella classe regina, molto spesso i piloti si sono lamentati delle performance delle gomme a loro avviso responsabili di deludenti risultati, ad esempio durante i Gran Premi di Jerez e Barcellona per quanto riguarda la Yamaha; è anche vero che questa incertezza ha portato nuova linfa alla classe regina dato che in questa stagione sono mutati gli equilibri e non è più scontato che una moto sia performante su un circuito storicamente congeniale. L’argomento è tornato alla ribalta soprattutto dopo la vittoria di Andrea Dovizioso al Mugello e al Montmelò, in quanto molti hanno visto il risultato come una conseguenza di un trattamento di favore della Michelin nei confronti della Ducati.
«Conosco molto bene la storia del pneumatico fatto su misura per noi, in realtà è esattamente il contrario. Dopo il Gran Premio di Spagna ho incontrato gli uomini della Michelin ed ero davvero arrabbiato perché avevano deciso di tornare al pneumatico dello scorso anno che è più rigido e quindi meno adatto alla Ducati. La scelta è stata degli altri produttori quindi non capisco come si possa pensare che qualcuno favorisca Ducati», ha dichiarato Dall’Igna. «La verità è che noi riusciamo a sfruttare il pneumatico più morbido perché durante gli anni abbiamo lavorato molto per capire come sfruttarlo al meglio, non ci sono altre motivazioni. La GP17 è una moto ancora in fase di sviluppo e non è facile trovare ogni volta il giusto compromesso tra i vari fattori in gioco per ottenere buoni risultati: su certi aspetti siamo indietro, su altri invece riusciamo ad emergere», ha continuato l’ingegner Dall’Igna che rimanda quindi al mittente le accuse affermando che l’unico segreto della casa di Borgo Panigale è il lavoro.