MotoGP
Petrucci non ci sta: «Io sarei il valletto di Rossi? Vadano a cagare!»
Dopo l’animato post gara di Assen, ecco le parole di Petrucci: il pilota del Team Pramac non accetta chi l’ha definito remissivo verso Valentino Rossi in pista
Danilo Petrucci continua ad animare gli animi con delle dichiarazioni non proprio “tranquille”. Il pilota del Team Pramac, ancora fresco del podio di Assen alle spalle di Valentino Rossi, si è scagliato contro chi l’ha definito “il valletto di Rossi”. Alcuni contestatori hanno attaccato il pilota ternano pensando che fosse ingiustificata la sua scelta di aspettare l’ultimo giro prima di attaccare Rossi. Attacco che poi non c’è stato, a causa di alcuni doppiaggi che hanno rallentato il pilota in sella alla GP17 della squadra toscana (leggi qui l’articolo: Petrucci scatenato dopo Assen: «Gli spagnoli hanno rotto il ca…o»). Petrucci non ha accettato questo pensiero ed attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport ha espresso il suo: «…vadano a cagare! Quest’anno l’ho già battuto più di una volta. Quando sono arrivato avrei menato tutti, mordevo l’aria. Ho dovuto aspettare lunedì per capire che avevo fatto un altro podio».
Petrucci, che ha il compito di guidare la terza Ducati GP17 in pista, ha poi raccontato il simpatico scambio di messaggi con Alberto Vergani, il suo manager, alla vigilia di Assen: «Alberto prima della gara mi ha scritto: “oggi porta a casa il pollo, poi se riesci anche il dolce”. Traducendo questa frase dal gergo motociclistico, l’invito era di finire la gara e poi magari tentare di fare qualcosa di meglio. Adesso si va al Sachsenring e dovrò di nuovo pensare prima al pollo, lavorando come sempre. La vittoria arriverà solo se non la rincorro con affanno. Ho riguardato la gara di Assen in TV, ed ho capito che non sono lontanissimo. La pioggia del finale, mi ha permesso di restare con Vale, che sull’asciutto aveva un paio di decimi buoni in più da spendere. Sono stato bravo a sfruttare l’occasione, poi Rins ha rovinato tutto quando era già tutto pronto. Dopo è venuto a scusarsi, sono venuti anche i due Brivio, il responsabile tecnico Suzuki».
Un buon momento per l’Italia in MotoGP, con la Ducati che va forte con Dovizioso, Petrucci e un Valentino Rossi monumentale ed ancora in lizza a 38 anni: «Verissimo, però vorrei che l’inno di Mameli suonasse anche per me! Dovizioso ha fatto un gran cambio di mentalità nel 2017, vincendo di forza al Mugello, mentre ad Assen io e Vale abbiamo fatto una bella battaglia, dandocele senza paura. Prima di salire sul podio di Assen mi ha chiesto se ero certo di poterlo passare nella curva veloce, ed io gli ho detto di si. In quel tratto, che è uno dei più belli al mondo, do paga a tutti. In ogni caso sono contento che abbia vinto, è stata una gara per coraggiosi. E sono anche contento per Dovizioso primo nel mondiale. Se lo meritano entrambi, sono gli unici in pista e fuori ad avermi sempre dato una mano».
Un ultima battuta per Danilo Petrucci è sul suo futuro, con diversi Costruttori che stanno dimostrando grande interesse per un pilota sempre più vicino al ruolo di top rider della categoria: «Ci sono le proposte Ducati e Aprilia, però non ho parlato direttamente con nessuno. Penso che al Sachsenring sarà una gara calda…».