Superbike

Davies vince Gara 1. Rea out e mondiale riaperto

Chaz Davies vince la prima frazione al Lausitzring con una condotta di gara incredibile, che non ha lasciato spazio ai rivali. Ma la vera notizia è lo stop di Jonathan Rea: la sua caduta di fatto riapre il mondiale. Tom Sykes è a -2

La Ducati torna a vincere in SBK dopo la doppietta di Imola, e lo fa sempre con Chaz Davies, unico pilota che finora è riuscito a portare la Panigale alla vittoria. Il pilota gallese non ha lasciato spazio ai rivali, dominando dal primo all’ultimo giro di una gara corsa completamente in condizioni di asfalto asciutto. Il mondiale è purtroppo una chimera per Chaz Davies, che ha perso troppi punti per strada con le cadute di Donington e Laguna Seca, ma conferma di essere semplicemente imbattibile quando è in giornata.

Alle sue spalle ha raccolto un’ottima seconda piazza Tom Sykes, che all’inizio della gara ha tenuto testa al rivale della Ducati, salvo poi chiudere il gas quando ha visto cadere il compagno di team Jonathan Rea. In quel momento, il mondiale si è riaperto per il campione del mondo del 2013, e Sykes ha giustamente rinunciato ad attaccare Davies. Probabilmente la Kawasaki gli avrebbe permesso di stare con il pilota Ducati fino alla bandiera a scacchi, ma i 20 punti del secondo posto rappresentano un bottino importantissimo per il pilota britannico in questa prima frazione.

La caduta del campione del mondo in carica è il colpo di scena della gara. Dai replay video, sembra di poter percepire uno strano rumore proveniente dal motore ed è naturale pensare a quella frizione anti saltellamento che aveva già dato problemi a Laguna Seca. La riconferma del titolo sembrava una semplice operazione di routine per Jonahan Rea prima del GP degli USA a Laguna Seca, ma la caduta di oggi mette tutto in discussione.

Sale sul podio del Lausitzring anche Nicky Hayden, che conferma il terzo posto delle qualifiche e continua il suo cammino nel mondiale con la solita concretezza. Se nel 2017 la Honda dovesse finalmente dargli una moto all’altezza, il Kentucky Kid potrebbe aggiungere competitività a costanza e diventare un osso durissimo per il mondiale. Il podio sarebbe stato ampiamente alla portata anche di Lorenzo Savadori, velocissimo con la sua Aprilia RSV4 e caduto subito dopo Rea mentre stava insidiando Tom Sykes per la piazza d’onore.

Dai cronologici appare chiaro che Savadori fosse l’unico in pista ad avere il passo di Davies, per cui sarà interessante seguire Gara 2 e vedere se riuscirà a tenere il passo dei primi per tutta la gara. Quarta piazza ai piedi del podio per Jordi Torres, unica BMW Althea al traguardo dopo l’uscita di scena di Markus Reiterberger nelle fasi iniziali.

Lo spagnolo di Althea precede sul traguardo Leon Camier, che continua a stupire con la MV Agusta. Il pilota inglese è stato autore di una gara magnifica, passando nel finale Michael Van Der Mark con una manovra spettacolare. La F4 continua a dimostrarsi competitiva e Davide Giugliano potrebbe essere l’uomo del futuro per la Casa varesina. Nel week end si è parlato molto infatti di questa possibilità per il futuro del pilota romano, che noi avevamo anticipato nei giorni scorsi.

Alle spalle di Davide Giugliano, finito settimo, troviamo le due Yamaha ufficiali di Lowes e Guintoli. La R1 continua ad essere lontana parente in SBK della moto che ha vinto la BSB nel 2015 e che ha dominato due edizioni della 8 ore di Suzuka nell’Endurance.

La classifica del mondiale ha subito un forte scossone dopo la prima frazione del Lausitzring, e vede ancora Jonathan Rea in testa fermo a quota 368 punti. Alle sue spalle, Tom Sykes sale a 342 e porta il gap a -26 punti. Con cinque manches e 125 punti in palio, il mondiale è decisamente riaperto. Flebile speranza anche per Chaz Davies, che sale a 285. Ma in questo caso è solo la matematica a lasciare qualche spiraglio per il pilota Ducati di poter insidiare la vetta. Perde la quarta piazza Davide Giugliano a 194, passato da Michael Van Der Mark che sale a 195 punti. Alle loro spalle c’è Nicky Hayden, salito a 189 punti.

Questa la classifica di Gara 1 al Lausitzring:

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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