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La MotoGP accoglie i Di.Di. nel round di Le Mans: Francia batte Italia 1 a 0
I piloti della Diversamente Disabili sbarcano in MotoGP, e sono accolti da big del paddock come Johann Zarco e Loris Baz. Presentato a Parigi l’evento che si correrà a Maggio
La Onlus Diversamente Disabili ha raccolto un grandissimo successo in questi anni, trovando consensi e partecipazione in Italia e fuori. I ragazzi coordinati da Emiliano Malagoli e Chiara Valentini hanno seminato con fatica, trovando difficoltà di ogni genere lungo il loro percorso, ma stanno finalmente raccogliendo i frutti di queste immense fatiche, che li hanno visti confrontarsi troppo spesso con una burocrazia lenta, arrogante e soprattutto incompetente in Italia. Proprio l’Italia dovrebbe essere fiera di questo primato, dovrebbe essere fiera di questo progetto che ha permesso a dei ragazzi disabili di tornare a correre in moto, di confrontarsi con altri ragazzi in pista e di provare l’adrenalina della competizione, in sicurezza e con regole precise.
La DiDi in questi anni ha permesso a tanti ragazzi di tornare in sella, di prendere la patente speciale dedicata ai disabili e ha anche avvicinato per la prima volta a questo sport tantissime persone che mai avrebbero pensato di poter salire in sella. Hanno fatto questo e sono andati oltre, perchè hanno organizzato la prima competizione internazionale riservata ai piloti disabili al Mugello. Questo sarebbe potuto essere il primo passo verso ciò che si è poi concretizzato, ma non in Italia. Perchè il palcoscenico per eccellenza del motociclismo, ovvero la MotoGP, ha aperto le porte a questi magnifici esempi di determinazione e spirito sportivo. Ma non l’ha fatto in Italia, il Paese dove tutto è nato.
E’ stata la Francia a tendere la mano ai ragazzi della Didi e della Handy Free Riders, omologa organizzazione di matrice francese. Stephan Paulus e Kevin Simonato hanno stretto rapidamente un rapporto di amicizia e di stima reciproca con i DiDi che ha alimentato negli anni sempre di più la collaborazione tra le due associazioni. I cugini francesi sono però stati infinitamente più fortunati dei nostri DiDi, perchè hanno trovato maggiore sensibilità e soprattutto interesse da parte delle istituzioni in Francia.
Probabilmente in Francia hanno saputo cogliere il senso di questa magnifica avventura, ovvero che niente è impossibile. Non è impossibile risalire in moto per un ragazzo disabile e non è impossibile correre in pista. Nessuno avrebbe creduto quattro anni fa che i DiDi sarebbero arrivati a correre sullo stesso tracciato dei piloti MotoGP, e nello stesso fine settimana. Invece anche questo è stato reso possibile da questi autentici eroi, che avrebbero dovuto essere accolti con entusiasmo dalle istituzioni italiani, ma che sono stati costretti a migrare dai cugini francesi per avere lo stesso risultato.
Il dato di fatto è che nel fine settimana del 19,20 e 21 Maggio, i piloti delle due associazioni scenderanno in pista, davanti ad un pubblico numeroso e in un palcoscenico internazionale unico. Forse sarebbe stato bello che il palcoscenico fosse il Mugello, la pista dove tutto è nato. Ma il tracciato di Le Mans e gli appassionati francesi sapranno rendere onore a questi piloti allo stesso modo. Il sentimento più forte è ovviamente l’orgoglio, perchè la forza che anima da sempre i responsabili della DiDi dovrebbe essere da esempio per chiunque. Ma resta un briciolo di amarezza, perchè siamo certi che l’Italia abbia perso l’occasione di dare spazio a dei ragazzi unici, che dovrebbero essere motivo di vanto e orgoglio per tutti. Dai tifosi agli organizzatori, passando per le istituzioni spesso eccessivamente burocratizzate e miopi.
In conferenza stampa erano presenti dei big del paddock MotoGP come Johann Zarco, Loris Baz, Fabio Quartararo, Jules Danilo e il pilota tedesco del Tech3 Jonas Folger. Assieme a questi campioni, hanno preso la parola per primi Emiliano Malagoli della Di.Di. Diversamente Disabili Onlus, e Stephane Paulus e Kevin Simonato, della Handy Free Riders, le associazioni organizzatrici dell’International Bridgestone Handy Race, la competizione dedicata a piloti disabili che sarà ospitata all’interno di questo evento mondiale.
Sono state spese parole di ringraziamento per Claude Michy, organizzatore del Gran Premio di Francia, e Lucio Cecchinello, Team Manager della LCR Honda MotoGP, oltre che FIM e Dorna, per aver contribuito in modo determinante alla realizzazione di questo progetto in MotoGP.
Emiliano e Stephane sono certi di una cosa, ovvero del fatto che saranno in grado di offrire uno spettacolo unico e mai visto prima, portando avanti un messaggio che supera le barriere dello sport. Anche le principali istituzioni francesi dedicate al motociclismo, in particolare il Presidente della Federazione Motociclistica Francese Jacques Bolle, e il Presidente dell’ ACO Club Le Mans Pierre Fillon, si sono dette orgogliose e onorate di poter ospitare nel palcoscenico mondiale questa competizione unica, dove passione e determinazione annullano i limiti della disabilità.
Grandissima attesa per questa gara dunque, che godrà della copertura televisiva e radiofonica da parte dalle principali emittenti francesi, anche attraverso i loro canali social e web: Eurosport, France TV Sport 3, RMC Info Talk Sport realizzeranno servizi e interviste dedicate. La speranza è ovviamente che anche l’Italia riesca a cogliere l’assist dei cugini transalpini.