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Una domenica Desmodromica quasi perfetta
Il Ducatista Integralista si è goduto la giornata quasi perfetta della Ducati, che ha raccolto soddisfazioni dalla Spagna al Giappone, passando per la Gran Bretagna
La perfezione è, in senso lato, uno stato di completezza e di ineccepibilità. L’etimologia del termine perfezione riporta al latino perfectio, e perfetto deriva da perfectus. A loro volta, queste parole provengono da perficio — finire, portare a termine. “Perfezione”, quindi, significa letteralmente compimento e perfetto — compiuto. Il termine perfezione è in realtà impiegato per designare una gamma di svariati concetti che, storicamente, sono stati indirizzati verso distinte discipline. In particolar modo la matematica, la fisica, la chimica, l’etica, l’estetica, l’ontologia e la teologia.
Ma se volessimo associarlo allo sport, e nel nostro caso al motociclismo, potremmo dire che il week end della Ducati è stato quasi perfetto. La Rossa ha dominato, con un Chaz Davies in stato di grazia, due gare in WSBK in modo magistrale tra il sabato e questa domenica Desmodromica. A Jerez il gallese volante della Ducati ha raggiunto la perfezione, guidando la sua Panigale come se fosse la continuazione naturale del suo corpo. Chaz è arrivato ad un punto psicofisico tale, da poter fare qualsiasi cosa con la sua moto, grazie ai tecnici che finalmente sono riusciti a cucirgli addosso la Panigale R, permettendogli di vincere 9 gare e compiere la quarta doppietta stagionale.
@DUCATI PRESSIl suo stile di guida, oltre a ricordare le vecchie glorie che si sono avvicendate alla guida delle Rosse di Borgo Panigale, a me personalmente ricorda il piccolo diavolo che proprio oggi si è laureato campione del mondo della Motogp per la terza volta: Marc Marquez. Come lo spagnolo, Davies riesce a far curvare la sua moto in un modo talmente estremo, ma al tempo stesso naturale, da valere da solo il prezzo del biglietto.
Rimane il rammarico per la prima parte di stagione non propriamente al top, che gli ha causato l’estromissione dalla corsa al titolo anzitempo. Ma nella domenica Desmodromica, è andata in scena un’altra ottima gara della Ducati, che ha reso la giornata quasi perfetta. Quasi, perchè la seconda posizione va sempre un po’ stretta, si vorrebbe sempre il massimo. Ma in una giornata così, con un Cabroncito così, il secondo posto di Andrea Dovizioso va più che bene.
@DUCATI PRESSHo sentito molti lamentarsi del risultato ottenuto, come se fosse solo frutto della Dea Bendata, che stranamente avrebbe baciato il forlivese estromettendo le due Yamaha ufficiali. Certamente la Ducati di oggi non era quella vista in Austria, ma Andrea Dovizioso non ha semplicemente portato al traguardo la sua Desmosedici, ritrovandosi per magia al secondo posto. Dovizioso ha gestito al meglio la gara, attaccando e rimontando gli avversari, ma è semplicemente stato più bravo di chi non ha tagliato il traguardo.
La ciliegina sulla torta è poi arrivata dalla terra di Albione, con Shane Byrne capace di riportare il titolo BSB a Borgo Panigale dopo un duello estenuante con Leon Haslam e la sua verdona. Ducati ha lavorato moltissimo per consegnare a Byrne una moto vincente anche nel BSB, un campionato in cui l’elettronica non c’è e senza un ottimo equilibrio tra motore e ciclistica non si va da nessuna parte.
Una domenica dalle tante emozioni, una domenica di pura Passione desmodromica, una domenica quasi perfetta. Una domenica Desmodromica.