Superbike
SBK Donington, tappa fondamentale per il mondiale di Davies
Il mondiale SBK arriva a Donington, e sarà fondamentale per Chaz Davies continuare a vincere dopo Imola. Rea può essere messo sotto pressione ed il mondiale 2017 non è ancora chiuso
Chaz Davies deve vincere a Donington. Non ci sono ragionamenti, non ci sono calcoli da fare riguardo questo o quel risultato. Non c’è da dare uno sguardo alla classifica, che potrebbe anche essere cestinata per tutto il weekend in terra di Albione. L’unica cosa che può avere senso fare per Chaz Davies a Donington è vincere entrambe le manches. Potrà sembrare una strategia degna del peggior allenatore della Longobarda, ma la verità è esattamente questa, e l’unica strada che potrebbe consentire ai tifosi Ducati di continuare a sognare il mondiale del gallese in sella alla Panigale è questa.
Davies ha provato la Desmosedici al Mugello, in un test che era stato organizzato e concordato molto tempo prima della doppietta di Imola. Non è stato un test “premio” come definito da diversi media, né un assaggio di MotoGP, come confermato da Claudio Domenicali in persona. Davies è il pilota di punta della Ducati per la SBK, e tale resterà anche per il 2018. I tifosi avevano provato un certo fremito nel vedere Davies testare la GP17 mentre la sua Panigale aspettava nel box, ma tutti in Ducati confermano che l’accoppiata formata dallo spilungone britannico in sella alla punta di diamante della produzione di Borgo Panigale resterà intoccabile ancora a lungo.
Nella speranza che quel test non abbia in nessun modo distratto Davies, portandolo eccessivamente in odore di MotoGP, l’appuntamento di Donington potrebbe essere una tappa davvero fondamentale del mondiale. In questa fase della stagione, sembra che nessuno che non si chiami Chaz Davies o Jonathan Rea possa vincere una manche in SBK, tanta è la superiorità mostrata dai due dominatori del campionato. Per ora non è riuscito a nessuno di mettere i bastoni tra le ruote di questi due fenomeni, e mentre sul ruolino di marcia di Davies c’è stato qualche 0 di troppo dettato da sfortuna e qualche eccesso di aggressività, osservando quello di Rea non si può far altro che restare basiti di fronte a tanta velocità e costanza. L’unica cosa che si può fare contro un Rea in questo stato di forma è tentare di mettergli pressione addosso.
Quando abbiamo parlato a Imola con Guim Roda, il Team Manager Kawasaki ci ha tenuto a insistere sul fatto che il mondiale 2017 è tutt’altro che chiuso, che c’è la seria possibilità per Davies di tenerlo aperto fino alla fine. Basta guardare a quanto fatto nel finale del 2016, quando riuscì a conquistare una striscia di vittorie consecutive incredibile. Ovviamente la situazione era diversa perché Rea aveva già il mondiale in tasca e non voleva rischiare mancando di fatto la posta in palio. Ma adesso le cose sono diverse, la stagione non è ancora giunta a metà e se Davies a Donington dovesse vincere come a Imola lo scenario cambierebbe notevolmente. In Ducati non hanno smesso di crederci, e nonostante sia vicino il debutto della nuova V4, che dovrebbe scendere in pista a fine anno per poi debuttare in gara nel 2019, gli sforzi per alzare ancora la competitività della Panigale sono evidenti.