MotoGP
Ducati MotoGP, Tardozzi: «Stoner ci ha detto cosa serve, ora tocca a Dall’Igna»
Il team manager Davide Tardozzi ha parlato del fondamentale contributo che Casey Stoner sta portando al progetto Ducati
La Ducati sta vivendo un ottimo periodo in MotoGP: Andrea Dovizioso nonostante la debacle ad Aragon è ancora in piena lotta per il titolo di Campione del Mondo ed ha dimostrato di essere cresciuto molto in questa stagione, mentre Jorge Lorenzo proprio in Spagna stava per portare a casa la sua prima vittoria, sfumata nelle ultime tornate che gli hanno comunque regalato la gioia del podio. Il maiorchino, passo dopo passo, ha capito come sfruttare la potenza del Desmo, modificando il suo stile di guida per adattarsi alla moto senza però perdere la sua identità. Il progetto Ducati insomma sta dando i suoi frutti dopo una serie di annate deludenti durante le quali non si capiva quale fosse la strada giusta per uscire dalla fase di stallo. Il grosso del lavoro lo hanno fatto gli ingegneri Ducati e probabilmente i piloti ufficiali, ma non si possono dimenticare i collaudatori: Michele Pirro, neo vincitore del CIV e Casey Stoner, uno degli uomini per eccellenza della Rossa.
Proprio del contributo del pilota australiano ha parlato recentemente Davide Tardozzi, il team manager della Ducati. Stoner infatti la scorsa settimana è sceso in pista a Valencia per testare alcune importanti novità, soprattutto in vista della prossima stagione: «I test sono stati positivi e Stoner è stato molto chiaro. Adesso sta a Gigi Dall’Igna ed agli ingegneri sfruttare le sue indicazioni che, come sempre, sono state sorprendenti e determinanti per il progetto. Ci ha confermato alcune sensazioni di Dovizioso e Lorenzo, soprattutto per quanto riguarda l’ingresso in curva, uno due nostri punti deboli» ha dichiarato Tardozzi. Stoner quindi rimane a tutti gli effetti una potente risorsa della Casa di Borgo Panigale e le sue indicazioni potrebbero aiutare Dovizioso anche per la gara di fine stagione a Valencia, dov’è molto probabile che si chiuderà la lotta per il titolo mondiale che manca alla Ducati ormai da dieci anni.