MotoGP

Ducati, il team manager Tardozzi su Lorenzo: «Si adatterà alla nostra moto»

Davide Tardozzi, team manager di Ducati, ha ribadito fiducia e impegno con Lorenzo ma allo stesso tempo rivela: «A volte respingiamo le sue richieste perché conosciamo la nostra moto»

Interpellato riguardo i mancati risultati di Jorge Lorenzo sulla Ducati, il team manager Davide Tardozzi ha ribadito fiducia e impegno tra casa e corridore «lavoriamo umanamente e tecnicamente molto intensamente con lui, vogliamo dargli la sensazione che lo seguiamo passo a passo per soddisfare i suoi desideri – ma ha anche ammesso che – a volte respingiamo le richieste, perché conosciamo la nostra moto». Il team manager concorda con le parole di Wilco Zeelenberg, ex coach del maiorchino fino all’anno scorso quando era in Yamaha, che imputa al particolare stile di guida di Lorenzo le difficoltà ad entrare in sintonia con la Ducati: «Jorge sta ancora cercando di adattare il suo stile di guida, che è un’abitudine naturale. Ci vuole tempo quando devi sforzarti di guidare diversamente. Alcune caratteristiche della moto si adattano al suo stile di guida, su altre deve lavorare di più per cambiare. E’ molto difficile perché è stato nove anni su una Yamaha, ma lo farà».

Se c’è un immagine che più di tutte può essere usata per rappresentare la delicata situazione di Lorenzo e Ducati in questa prima parte di campionato 2017, quella è sicuramente la lite tra Tardozzi stesso e lo spagnolo, avvenuta nei box durante il terzo turno di libere a Le Mans: in quell’occasione emerse tutta l’insofferenza degli uomini di Borgo Panigale nel vedere il loro pilota di punta all’ultimo posto della graduatoria, quando dopo tre gare già disputate ci si attendeva invece segnali di miglioramento anziché di peggioramento. Adesso che siamo giunti alla nona tappa del mondiale, i progressi del cinque volte campione del Mondo in sella alla difficile Desmosedici non sembrano essere proseguiti, ma stanno anzi vivendo un ulteriore stallo. 

Luca Agnelli

Mi piace il giornalismo e studio Scienze della Comunicazione, ma sono timido: allora scrivo. Il mio cognome fa parte del mondo dei motori da prima che lo decidessi io. Da piccolo spegnevo la tv a mio papà che guardava le corse perché volevo giocasse con me. Poi ho iniziato a seguirle insieme a lui. Adesso guai a chi me le toglie.

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