josh hook 8oresuzuka 2017 fcctsrhonda
Dall’ingresso, anno 2015, di Eurosport Events in qualità di promoter del Mondiale Endurance FIM EWC, stagione dopo stagione si sono registrate diverse sperimentazioni, improntate al fine di render sempre più appetibile al pubblico generalista le corse di durata. Cambiamenti nel regolamento tecnico, sportivo, una capillare copertura televisiva, ma soprattutto l’adozione del cosiddetto «calendario invernale». Cosiddetto, appunto, perché di invernale ha poco/nulla: dalla stagione 2016/2017 il Mondiale Endurance scatta nel mese di settembre con il Bol d’Or per poi concludersi, nel luglio dell’anno seguente, con il main event rappresentato dalla 8 ore di Suzuka.
Un format ideato per ritagliarsi uno spazio nella fitta agenda dei campionati motociclistici internazionali (MotoGP e World Superbike in primis), con l’intento di organizzare eventi in mesi di totale inattività per le due ruote. Un bel proposito, tuttavia non suffragato dai fatti: alla seconda stagione «invernale», il FIM EWC conserva l’infinita pausa dal Bol d’Or (mese di settembre) alla 24 ore di Le Mans (prevista ad aprile), sei mesi del nulla assoluto che certamente non giova a tutto il movimento. Con le squadre che hanno dovuto far di necessità virtù (contratti con piloti, fornitori e sponsor in primis), in questo momento il calendario invernale dell’Endurance può ritenersi un flop… con riserva.
Se anche per la stagione 2017/2018, iniziata lo scorso mese di settembre con il Bol d’Or, sono previste sole cinque tappe, dall’anno venturo qualcosa è destinato a cambiare. Innanzitutto questo «vuoto» verrà (finalmente…) colmato con un’inedita gara in Asia nel febbraio 2019, propedeutica alla 8 ore di Suzuka (ed indispensabile per selezionare le squadre al via), con durata e circuito ospitante ancora da definire. Una trasferta dispendiosa a dir poco per i team (per il 95 % europei…) impegnati a tempo pieno nella specialità, ma prevista da un contratto siglato nel 2016 tra Eurosport Events e Mobilityland, società che per conto di Honda gestisce gli impianti di Suzuka e Motegi.
Con ogni probabilità uno di questi due tracciati sarà il teatro della nuova tappa asiatica del FIM EWC, con tante voci discordanti in tal senso: una nuova gara a Suzuka (magari sul circuito «corto») sembra improponibile, più percorribile una possibile apparizione al Twin Ring Motegi che, nei mesi scorsi, ha già ospitato una 11 ore «amatoriale» parsa come un effettivo esperimento per un possibile approdo nel calendario iridato.
Di fatto restano diversi nodi da sciogliere, ma l’indirizzo del promoter è chiaro: il futuro della specialità è in Asia. Parlando di tappe del calendario, ma anche cercando di coinvolgere più team All Japan possibili a sposare la causa FIM EWC a tempo pieno. Un traguardo già raggiunto con F.C.C. TSR Honda (presente dal 2016), Trick Star Racing (assente al Bol d’Or, ma tornerà in azione a Le Mans), con il sogno di favorire l’ingresso di squadre come Yoshimura Suzuki, Moriwaki e, perché no, addirittura gli squadroni ufficiali di Honda e Yamaha. Un pensiero utopistico: d’altronde, e non è certamente un mistero, l’interesse delle case costruttrici (e non degli importatori nazionali/filiali europee) è riposto nella sola 8 ore di Suzuka…
C'è una casa produttrice di automobili che offre un numero di anni di garanzia dopo…
Leclerc ha attirato parecchio l'attenzione: con Hamilton non c'è stata storia. È successo tutto a…
Una recente sentenza ha reso chiara, una volta per tutte, una situazione particolare sul pagamento…
Non voleva crederci nemmeno lui. Per questa auto d'epoca, ha sborsato più di quanto si sarebbe…
Cosa succede se si cambia marca di olio in un'auto? La questione è più intricata…
All'orizzonte potrebbe esserci un clamoroso ritorno in Formula Uno: le parole del numero uno della…