MotoGP
ESCLUSIVA MN24 – Dixon: “Guidare una Yamaha è stato fantastico”
Jake Dixon ha debuttato in MotoGP a Silverstone col team Petronas in sostituzione di Morbidelli. Dopo il GP Aragon tornerà in Moto2
Lo scorso anno al Circuit Ricardo Tormo di Valencia ha riportato una brutta frattura al polso destro, che ha concluso anzitempo la sua stagione. Quest’anno Jake Dixon, alfiere Petronas in Moto2, aveva tutta l’intenzione di tornare ad essere competitivo nella sua categoria. Non si sarebbe mai immaginato che il team lo avrebbe chiamato a sostituire Morbidelli in MotoGP proprio nel suo GP di casa.
Abbiamo raggiunto il pilota britannico per farci dire di più della sua esperienza in classe regina e dei suoi obiettivi per il campionato.
Come giudichi la prima parte della tua stagione in Moto2?
«Tornavo da un brutto infortunio (la frattura del polso destro) che ha richiesto un recupero di quasi un anno. Sono rientrato abbastanza presto, ma non ho potuto fare test prestagionali, quindi sapevo che non sarebbe stato facile. Nelle prime libere ero comunque molto veloce e mi sentivo bene con la moto. Ho finito 7° in quel GP, quindi la prima gara è andata molto bene. Nella seconda invece sono caduto e da quel momento ho litigato un po’ con la moto. Gli altri avevano fatto dei passi avanti, la nostra moto era rimasta sostanzialmente la stessa. Per me quello è stata la cosa più difficile, poi il team ha deciso di cambiare capotecnico e sono stato molto felice di questo. In Germania infatti sono stato molto veloce, ma sfortunatamente ho avuto un contatto con Augusto Fernandez e sono finito nella ghiaia. Ho fatto solo quattro gare con lui, diciamo che i progressi che abbiamo fatto sono stati molti e mi sono sentito molto meglio sulla moto: non è stato il migliore inizio di stagione, ma voglio tornare dove eravamo alla fine dell’anno scorso, cioè tra i migliori della categoria».
Poi l’opportunità: sostituire un compagno infortunato. Cosa hai pensato quando te l’hanno detto e quali sono state le emozioni di fare il debutto in MotoGP nel tuo GP di casa?
«Quando mi hanno detto che poteva essere un’opzione quella di guidare la moto di Franco nel mio GP di casa, su una Yamaha, è stato qualcosa che sinceramente non mi aspettavo potesse accadere. Fare il mio debutto in MotoGP su una Yamaha con Petronas nel mio GP di casa è stato davvero fantastico. È stato incredibile, un’esperienza fantastica per tutto il weekend. Ogni turno di prova andavamo più veloce e chiudevamo il gap con i ragazzi davanti. Ho imparato davvero tanto e avere l’opportunità di guidare ancora questa moto è fantastico».
Com’è condividere il box con Valentino Rossi? Ti ha svelato qualche trucco per guidare meglio la moto?
«Ovviamente è grandioso avere Valentino come compagno di squadra, penso di averlo sognato tante volte da quando ero bambino, ma ognuno è concentrato su quello che sta facendo perché c’è sempre molto lavoro da fare. Ovviamente io ho guardato con attenzione il modo che lui ha di correre. È una grande opportunità, guardandolo si può imparare tanto da un campione come lui».
Parlando di questo weekend, qual è il tuo obiettivo?
«Fondamentalmente, questo weekend voglio continuare a migliorare e riprendere da dove avevo lasciato a Silverstone. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro, abbiamo cercato di ricucire il gap con quelli davanti nelle prove libere e nelle qualifiche, ora voglio essere più vicino in gara. È un risultato fantastico essere per la seconda volta su una MotoGP, ma voglio provare ad essere più vicino».
Cosa porterai con te in Moto2 dopo questa esperienza in classe regina? Quali sono i tuoi obiettivi per le gare rimanenti?
«Sicuramente ho fatto molta esperienza, ma le due moto sono completamente diverse quindi è difficile dire che mi porto qualcosa da una all’altra categoria. Ho imparato molte cose per il futuro, quando sarò un pilota di MotoGP. Il mio obiettivo per il resto della stagione è riprendere dove avevamo lasciato in Austria, e una volta tornati tra i primi cinque, raggiungere quel podio per cui stiamo lottando».
Avendoli visti da vicino, chi pensi vincerà il campionato di Moto2?
«Sono molto vicini, ma i due del team Ajo hanno qualcosa in più rispetto a Bezzecchi. Loro condividono il box, le informazioni, sono entrambi a un ottimo livello. Penso che Remy sia il più forte, è stato il più costante per tutta la stagione. Quindi se limita gli errori, per me sarà lui a vincere».
Si ringrazia l’ufficio stampa del SRT Petronas per la disponibilità accordata.
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