Formula 1

F1, Force India: il 25 febbraio nuova macchina e..nuovo nome!

La scuderia fondata da Vijay Mallya nel 2008 è stata la rivelazione degli ultimi due mondiali e sogna di crescere ancora, ma potrebbe rompere i suoi legami con l’India

Dopo aver cambiato colore nell’ultima stagione ed essere diventata per tutti la ‘pantera rosa’ della Formula 1, la Force India potrebbe cambiare anche il nome, salutando per sempre il legame con il paese asiatico per cui ‘batte bandiera’ grazie al suo fondatore, il magnate indiano Vijay Mallya. E proprio il pittoresco proprietario del team ha in qualche modo a che vedere con il rebranding della squadra: l’obiettivo infatti è quello di modificare il nome per renderlo più internazionale e lontano dall’India, cosa che non guasta affatto visto che ormai stiamo parlando di uno dei team più affermati e, vista la colorazione, anche riconoscibili dell’intero circus, ma soprattutto di distanziarlo il più possibile dai problemi legali di Mallya, che ormai dal marzo 2016 è soggetto ad un mandato di cattura da parte della magistratura indiana che lo costringe di fatto a vivere da ‘esiliato’ nel Regno Unito. Il nuovo nome della scuderia sarà annunciato il 25 febbraio, quando sarà svelata anche la nuova VJM11 che dovrà cercare di confermare il 4° posto ottenuto dal team nel mondiale costruttori negli ultimi due campionati.

Tra le possibili opzioni, come nuovo nome, si era anche insistentemente parlato di Force One, che sarebbe stata la prima scelta, ma l’idea è stata di fatto smontata dalla stessa Formula 1, che ha fatto presente come l’abbreviazione di Force One sarebbe proprio “F1” e di essere lei l’unica detentrice dei diritti di quella sigla. Bob Fernley, che fa le veci di Mallya nel ruolo di team principal quando il proprietario non può recarsi nel paese del Gran Premio in questione (praticamente tutti escluso Silverstone), ha spiegato che: «L’idea del team era di mantenere la parola Force nel nuovo nome, per creare un legame con questi primi 10 anni di storia, ma potrebbe anche essere che la nuova identità sia completamente diversa». Il cambio di denominazione dovrà comunque essere approvato dalla Formula 1. Il team di Mallya nel circus è l’erede di Midland e Spyker, ma soprattutto della leggendaria Jordan, una delle scuderie più amate e apprezzate degli anni ’90 e 2000, diventata iconica soprattutto per il suo colore giallo sgargiante utilizzato dal 1996 (la scuderia era nata nel 1991) fino all’anno della sua scomparsa dal paddock, nel 2005. A questo punto non resta che aspettare il 25 febbraio per scoprire livrea, vettura e nuovo nome dell’auto guidata da Esteban Ocon e Sergio Perez: dopo 24 ore sarà già tempo del battesimo del fuoco in pista, con l’inizio dei test pre-stagionali.

Matteo Senatore

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