Formula 1
F1, Gp Ungheria: i promossi e bocciati del weekend all’Hungaroring
Bottas e Stroll fanno ‘strike’, il resto lo fa il box Mercedes che consegna ad Esteban Ocon il suo primo successo in carriera in F1
Il Gp Ungheria sul circuito dell’Hungaroring rimarrà scolpito nella storia della F1 non tanto per il crash al via (Spa 1998 resta imbattibile, ndr) quanto per una partenza con una sola vettura in griglia (peggio anche di Indianapolis 2005 dove a partire furono in sei perlomeno, ndr). Questi i promossi e i bocciati del weekend ungherese:
PROMOSSI
Hamilton Una pole position strepitosa, al via parte bene stando fuori dai guai ed alla ripartenza segnala correttamente al box che bisogna montare le slick ma ‘Bono’ il suo ingegnere di pista (alias Peter Bonnington, ndr) non lo fa rientrare, obbligandolo ad una sosta tardiva ed una rimonta furente dall’ultimo posto. Grazie alla squalifica di Vettel chiude 2° e torna leader del Mondiale.
Ocon Tutto è iniziato in qualifica quando è riuscito a stare davanti ad Alonso; in gara ha saputo poi trovare il corridoio giusto nella carambola della prima curva e azzeccare la mossa di rientrare per montare le slick facendosi seguire da tutti. 65 giri passati con Vettel nei tubi di scappamento ma nonostante questo nemmeno una sbavatura. Primo successo in F1 magari rocambolesco ma sicuramente meritatissimo.
Norris Lui la partenza l’aveva azzeccata e pure alla grande; avrebbe girato 3° se non addirittura 2° alla prima curva. Il resto è storia…
Sainz Sembrava aver rovinato il suo weekend con quel botto in qualifica, invece proprio la P15 gli permette di star fuori dai guai e impostare una gran gara che lo porta sul podio. E ci sarebbe anche parecchio da discutere sulla manovra di Tsunoda ai box, un ‘unsafe release’ inspiegabilmente non penalizzato che lo ha obbligato a passare 20 giri dietro l’Alpha Tauri. Se non ci fosse stata lei, chissà…
Alonso Il duello con Hamilton rimarrà negli ‘highlights’ della stagione; certo che dev’essere stato un bello smacco per lui essere battuto in qualifica dal proprio compagno di squadra e vederlo poi portare a casa il primo storico successo per la Alpine…
Ricciardo Voto 6+ perché non ci ha fatto caso praticamente nessuno ma il buon Daniel era comodamente 2° davanti ad Ocon, aveva già superato Curva 1 e stava inseguendo Hamilton quando è stato centrato da dietro da Leclerc (a sua volta speronato da Stroll, ndr). Avrebbe potuto addirittura vincere questo Gp Ungheria come già successo nel 2014, invece alla ripartenza si è trovato tra le mani una McLaren completamente inguidabile per colpa di quel botto ed ha chiuso addirittura fuori dai punti.
Latifi La Williams porta due vetture a punti (non capitava dai tempi dal Gp Italia 2018, ndr) ed incredibilmente è lui a finire davanti a Russell, già promesso sposo della Mercedes. Si toglie anche lo sfizio di passare buona fetta della gara al 3° posto, non male.
BOCCIATI
Vettel La squalifica lo priva del secondo podio stagionale; quello che non si capisce è sia stato lui a spingere troppo, arrivando ad avere poca benzina al traguardo oppure hanno sbagliato i calcoli in casa Aston Martin; di certo, da uno come lui, ci saremmo aspettati almeno un attacco, avendo passato 65 giri a meno di 2” da Ocon.
Bottas Il finlandese è così, prendere o lasciare; o azzecca la partenza dell’anno oppure fa un disastro. E’ partito talmente male che lo aveva superato anche Ricciardo che partiva 11°, dopodiché ha pensato di allungare la frenata su pista viscida tirando via in un colpo solo tre auto oltre alla sua.
Stroll Non è chiaro sapersi cosa volesse fare, dove volesse andare; e dire che in passato ha dimostrato di saperci fare e pure parecchio sul bagnato. Stavolta conclude l’opera iniziata da Bottas facendo fuori Leclerc e Ricciardo oltre a se stesso.
Mercedes Cosa ci andava a capire che la pista era asciutta ed era necessario montare le slick il prima possibile? Un errore da principianti, non da un team pluricampione del Mondo consecutivamente…