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F1, Haas e i piloti americani: «Nessuno è ancora pronto»

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Per la scuderia americana avere un pilota a stelle e strisce in Formula 1 sarebbe un obiettivo importante, ma nessuno è ancora pronto al grande salto secondo Gunther Steiner

Tra gli Stati Uniti e la Formula 1 il rapporto non è mai stato ideale: che si parli di piloti, scuderie o circuiti c’è sempre stata una sorta di diffidenza reciproca tra i due mondi. Non a caso solo due driver statunitensi nella storia sono riusciti a vincere un titolo mondiale, Phil Hill e Mario Andretti, ed è dal Gran Premio del Brasile del 2015 che un pilota americano non prende parte ad una gara. Negli ultimi anni però sembrava che il vento potesse cambiare, con il passaggio della proprietà della F1 ad una azienda americana, Liberty Media, e con l’ingresso nel mondiale di un nome storico delle corse USA come quello di Gene Haas. Il team ha esordito nel 2016 legandosi a Ferrari in qualità di motorista ed è riuscito in questi suoi primi due anni di attività ad ottenere risultati sempre quantomeno dignitosi, chiudendo entrambi i campionati disputati all’8° posto nella classifica costruttori. Uno degli obiettivi della squadra per il futuro è anche quello di riportare in pista qualche pilota statunitense; al momento però, non ce ne sono all’altezza, almeno secondo l’opinione del team principal del team, Gunther Steiner, che ha parlato di questo tema con i colleghi di Autosport: «Al momento avere un pilota americano in squadra non è una nostra priorità. Lo sarebbe se ce ne fosse uno molto bravo, lo vorremmo in quel caso. Ma dobbiamo anche chiederci: se ce ne fosse un davvero forte, lui verrebbe da noi?».

Secondo Steiner non vale la pena accontentarsi: «Avere un pilota americano in squadra tanto per fare, ma senza che sia in grado di competere a certi livelli non sarebbe positivo per lo sport. Al momento a mio avviso non c’è nessun pilota pronto per la Formula 1 negli Stati Uniti». I due nomi principali del mondo a stelle e strisce per quanto riguarda le ruote scoperte sono senza dubbio Alexander Rossi, vincitore della 500 miglia di Indianapolis nel 2016 e che nella sua carriera ha già disputato 5 GP in F1 sul finire della stagione 2015, e soprattutto Josef Newgarden, 27enne pilota del Team Penske in Indycar che ha conquistato il titolo proprio nel 2017. Secondo Steiner però Newgarden farebbe molta fatica se entrasse all’improvviso in F1 senza la giusta preparazione. Per il momento dunque nessun dubbio da parte del team di  Kannapolis nel confermare entrambi i piloti attuali, Romain Grosjean e Kevin Magnussen.

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