Formula 1
F1, Norris si racconta: «I kart, il Mondiale e la Ferrari…»
Lando Norris, pilota della McLaren, si è raccontato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il pilota della McLaren, Lando Norris, si è raccontato in lungo e in largo, parlando dei suoi inizi con il kart fino al sogno mondiale:
KART – «Penso che i simulatori stiano migliorando sempre di più con il passare del tempo e sono un grande aiuto per i piloti, ma penso che il karting sia la prima cosa da fare per diventare un pilota di Formula 1 perché permette di imparare le basi di questo sport. Molte delle abilità che utilizzo oggi in pista le ho sviluppate sul kart e credo sia la cosa giusta da fare per diventare un grande pilota».
PERFORMANCE DI QUESTA STAGIONE – «All’inizio dell’anno ti aspetti sempre di fare un passo in avanti come team, ma anche a livello personale sono migliorato molto rivedendo tutto quello che era successo l’anno precedente per fare meglio. In generale penso che abbiamo sviluppato l’intero pacchetto e nel 95% dei tracciati abbiamo fatto un passo avanti consistente, in alcuni abbiamo faticato e la macchina non è stata fantastica. Siamo spesso nella giusta posizione per sfruttare le opportunità lasciate da Mercedes e Red Bull, ma penso non ci aspettassimo una stagione così buona con risultati come la doppietta a Monza, la pole e la gara quasi vinta a Sochi. Ogni weekend è differente e le aspettative cambiano per ogni pista».
2022 – «Siamo ancora a un livello iniziale di sviluppo della nuova vettura, quindi non saprei dire a che punto siamo rispetto agli avversari perché non sappiamo come stanno lavorando gli altri team. Le auto saranno molto diverse rispetto alle attuali ed è una grande possibilità per tutti per diventare competitivi. Ci saranno anche delle importanti differenze a livello di guida e tutto questo porta a una condizione di ignoto e dovremmo solo aspettare e vedere cosa succederà».
FERRARI – «Attualmente sono felice dove mi trovo e ho appena prolungato il contratto con la McLaren con cui voglio vincere il Mondiale sia Piloti che Costruttori. Fra 10 anni non saprei cosa può succedere: è vero, ho tanti fan italiani e l’ho potuto vedere a Monza dove mi hanno aspettato fuori dall’hotel e al circuito e ho potuto avvertire il loro grande calore».
PERSONAGGIO – «Daniel in confronto a Carlos è molto diverso, anche perché è più vecchio di 6 anni mi sembra. Con Carlos siamo diventati amici perché ci piace gareggiare ed eravamo molto competitivi tra noi anche al simulatore o giocando a golf. Ci piacciono le stesse cose ed è stato facile andare d’accordo. Con Daniel è stato diverso ma è davvero la stessa persona che si vede in tv, è molto simpatico e passiamo tanti momenti divertenti assieme. Si tratta di un grande pilota e imparo molto da lui».