Sergio Perez vs Esteban Ocon, atto secondo. Se fosse un film di Hollywood potrebbe essere questo il lancio pubblicitario della stagione 2018 per la Force India, e di certo, si tratterebbe di un film d’azione, di quelli ricchissimi di effetti speciali. Le due ‘pantere rosa’ indiane, con il look trasformato proprio al via della scorsa stagione, sono state nel bene e nel male la rivelazione del campionato 2017: veloci, competitive e soprattutto costanti, le auto di proprietà del discusso imprenditore indiano Vijay Mallya ha conquistato punti in 19 gare su 20, con l’unica eccezione del doppio zero patito a Montecarlo, chiudendo il 2017 con il miglior risultato di sempre per il team, il 4° posto nel mondiale costruttori, replicando quanto fatto nel 2016 ma con più punti incassati, 187 contro i 173 dell’anno precedente, e tutto ciò nonostante ci fosse un Gran Premio in meno. L’altro lato della medaglia però è stata la competitività incredibile, sfociata in vera e propria rivalità nella seconda parte della stagione, tra i suoi due piloti: Perez e Ocon, appunto. Che il carattere del messicano non fosse propriamente tranquillo ed accondiscendente se ne erano accorti tutti sin dai tempi della McLaren e delle sue sportellate con Jenson Button, ma quello che non ci si poteva immaginare è che con il giovane Ocon Checo avrebbe trovato pan per focaccia.
Il francese ha iniziato la sua prima stagione integrale in F1 cercando di centrare i punti con continuità, ma una volta constatato che l’impresa gli riusciva con facilità si è messo in testa di battere Perez e questo a generato alcuni duelli memorabili, che spesso però sono costati punti pesanti al team: basti pensare agli incidenti tra i due a Baku e in Belgio, quando si è arrivati al punto di tensione massima, che ha costretto i vertici del team a prendere provvedimenti, mettendo la ‘museruola’ ai due. Alla fine in classifica ha prevalso Perez, ma di soli 13 punti, e in vista del 2018 la sfida è lanciata: «Batterlo sarà il mio obiettivo principale» spiega Sergio «avrà molta pressione sulle spalle perché sarà il suo secondo anno con il team e tutti si aspettano che faccia molto bene. Sarà una sfida ancora molto equilibrata credo». Mettendo per un attimo da parte la rivalità, tuttavia, il messicano ha riconosciuto i meriti del compagno di box: «Certamente lui è un grande pilota. Ha molto talento e molta esperienza. E’ arrivato in Formula 1 già molto preparato e ha certamente fatto un ottimo lavoro. Non è un segreto che sia un gran pilota, uno di quelli da tenere d’occhio per il futuro». Proprio per questo, probabilmente, a Checo darebbe ancora più gusto avere la meglio nel confronto diretto.
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