miami f1
Formula 1 e Stati Uniti d’America hanno sempre avuto un rapporto complicato nei 67 anni di storia della serie più seguita del motorsport: la F1 nel corso degli anni ha cercato di sfondare nel mercato americano, incontrando però sempre una discreta resistenza tra gli appassionati dei motori, che negli States sono abituati a seguire soprattutto le ‘loro’ serie, la Nascar per quanto riguarda le vetture a ruote coperte e la Indycar per le auto a ruote scoperte. Si tratta di una differenza di approccio sostanziale, con i vari campionati statunitensi che mirano a mantenere sempre un grande equilibrio sul piano delle prestazioni tra le vetture e la F1 che invece è sempre stata la massima espressione dello sviluppo tecnologico nel motorsport. Non a caso le attuali tensioni tra i vari costruttori (Ferrari e Mercedes su tutti) e i proprietari americani del circus, gli uomini di Liberty Media, nascono proprio dal timore dei team che non vogliono correre il rischio di vedere la Formula 1 trasformata in una sorta di ‘Nascar mondiale’ dove il principale obiettivo è quello di livellare le performance anziché sviluppare nuove tecnologie.
La guida di Chase Carey però inevitabilmente sta creando un ponte tra il mondo a stelle e strisce e quello della F1 e l’impatto più diretto di questa gestione è la maggiore possibilità di vedere gare di campionato disputate in Nord America. Attualmente gli USA ospitano un Gran Premio del mondiale, ad Austin, in uno dei circuiti di nuova generazione più apprezzati da piloti e appassionati. L’idea però è quella di portare entro il 2020 almeno un’altra corsa oltre oceano e la sede designata potrebbe essere quella di Miami. Pochi giorni fa il Miami Herlad ha riportato la notizia che Sean Bratches, l’uomo a capo del ramo commerciale del Formula One Group, avrebbe incontrato sindaco e autorità della città per ragionare sulla possibilità di organizzare un GP cittadino nella più celebre località della Florida. Il quotidiano locale si è schierato contro questa ipotesi, lamentando i costi e i disagi che un evento del genere potrebbe portare, ma l’amministrazione cittadina sembra pensarla diversamente, almeno a sentire Vicente Betancourt, amministratore di film e cultura di Miami, che si è detto speranzoso sul fatto che questo progetto possa andare a buon fine. Miami nel 2015 ha ospitato un ePrix di Formula E (la competizione per monoposto elettriche fortemente voluta dalla FIA) ma l’evento non si è più ripetuto negli anni successivi. Se il progetto dovesse andare in porto Miami diventerebbe l’undicesima città americana ad ospitare un Gran Premio di Formula 1.
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