Endurance
Il fascino della 24 Ore di Le Mans, l’Endurance più dura per i riders
Come fa la 24 Ore di Le Mans ad attirare 150.000 spettatori in circuito? Semplice, è la più affascinante competizione su due ruote al mondo
Il motociclismo è fatto di grande passione legata ai suoi eccezionali eventi. Le gare sono spettacoli unici ed emozionanti che si svolgono in teatri affascinanti e carichi di storia e personaggi. Oltre ai celebrati mondiali di GP e SBK il motociclismo vive eventi unici altrettanto seguiti e amati. La 24 Ore di Le Mans, la Bike Week di Daytona, la 8 Ore di Suzuka, il TT dell’Isola di Man e il Bol D’Or sono eventi particolari che hanno fatto la storia e l’epopea del motociclismo al pari dei mondiali di velocità. Tra tutti, la 24 Ore di Le Mans, ha davvero un fascino particolare e speciale tale da raccogliere oltre 150.000 spettatori ad ogni edizione. Sarà per la straordinaria storia di questa incredibile pista addirittura celebrata in famose pellicole di Hollywood come il film omonimo di Steve McQueen. Il circuito Bugatti fu inaugurato addirittura nel settembre 1966 e dal 1969 sono state organizzate gare di durata per auto e moto fino al 2008 quando il circuito è stato modificato dai 4.422 ai 4.185 metri della attuale configurazione.
Questa edizione è particolarmente struggente perché vede la classifica provvisoria del mondiale dopo la gara del Bol D’or comandata dal francese Anthony Delhalle tragicamente scomparso il 9 marzo a Nogaro mentre effettuava un test per la 24 Ore. Mentre per i nostri colori abbiamo una partecipazione decisamente nutrita. Tra tutti il genovese Canepa con la Yamaha GMT94 che è davvero in grado di puntare alle posizioni del podio. Emiliano Bellucci (Motobox Kremer Racing) e ci sono anche due formazioni completamente italiane il No Limits Motor Team di Moreno Codeluppi che affiderà la Suzuki GSX-R 1000 #44 ad Andrea Boscoscuro, Niccolò Rosso, Kevin Manfredi.
Parallelamente a questo progetto Jacopo Zizza, commentatore TV per Eurosport su una Ducati 1299 Panigale iscritta alla classe Supertwin in equipaggio con Roberto Gelosa, Marco Passarelli e Daniele Barbero che fa parte della incredibile pattuglia dei Diversamente Disabili. E’ infatti la prima volta assoluta che un pilota disabile prende il via alla 24 ore di Le Mans.
Le condizioni meteo come sempre sono assolute protagoniste con variabilità estrema anche se nelle prove di oggi il sole splende anche se con soli 8 gradi che non hanno impedito di abbattere il record ufficiale della pista che apparteneva a Sheridan Morais che nel 2015 fermò i crono in 1’36’578. Broc Parkes (Yamaha Factory) nella prima sessione cronometrata ha girato in 1’35’966. Canepa nella sua sessione ha strappato il terzo tempo.
Eurosport come ogni anno offrirà questa maratona imperdibile in assoluta diretta con uno spiegamento imponente che vi permetterà di vivere la 24 Ore davvero fino in fondo.