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MotoGP

Mondiale Moto2 all’insegna di Zarco

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Il pilota francese, in procinto di salire sulla Yamaha M1 del Team Tech3, saluta la Moto2 con un trionfo. Una gara che ha preannunciato tanti temi del 2017

Con la tappa di Valencia, siamo al momento dei saluti in Moto2 . Il piccolo toboga spagnolo intitolato al grande pilota Ricardo Tormo, morto di leucemia nel 1998, è stato l’ultimo appuntamento del Mondiale 2016 . Con il titolo della classe di mezzo già assegnato, questa gara è l’unica del calendario dove Zarco ha potuto gareggiare senza pressioni. Il francese ha voluto omaggiare la classe di mezzo, l’unico obiettivo era vincere per regalare un ultimo giro d’onore a tifosi, team e sponsor.

La gara, impostata su ritmi elevati è stata fin da subito caratterizzata da duelli senza esclusioni di colpi. Franco Morbidelli, dimostrando grande velocità al pronti via ha ripetutamente tentato la fuga, ma le abilità del francese e la composizione del circuito hanno spento ogni tipo di velleità del pilota numero 21. Come ha dichiarato ai microfoni di Motogp.com Johann nei primi giri ha risposto ad ogni sorpasso dell’italiano con un fulmineo controsorpasso, così facendo ha evitato di far prendere il ritmo all’italiano che in quel momento sembrava averne di più.

Nei numerosi tentativi di sorpasso Franco ha chiesto qualcosa di troppo alle gomme, e seppur il classico drop dei pneumatici a metà gara è stato tutto sommato contenuto, i piloti d’oltralpe Zarco e Luthi sono stati ancora più abili contenerlo. L’italo-brasiliano vedrà dapprima perdere il contatto col francese, per poi farsi fregare dall’esperto Luthi, che da buon svizzero sarà puntuale a concludere la rimonta sorpassando il rivale a poche curve dall’arrivo.

Franco Morbidelli ha così perso quei punti che potevano regalargli il terzo posto in classifica ai danni di Alex Rins. Il pilota del team Pons ha concluso la gara 5° dietro Sam Lowes, autore di un bellissimo sorpasso proprio all’ultimo giro. Per Alex e Sam è stata un po’ la stagione dei rimpianti: piloti diversissimi tra loro, hanno perso entrambi nel corso della stagione i loro tratti distintivi. L’incredibile seconda metà di gara dello spagnolo e la capacità di gestire le gomme in situazione di poca aderenza del britannico non si vedevano ormai da metà stagione, salvo qualche sporadico episodio.

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Chi invece ha concluso la stagione in crescendo è Mattia Pasini, 7° al traguardo dopo la bella qualifica del sabato che lo ha fatto scattare dalla quarta casella in griglia. Il 4° posto del Sachsenring lo ha risvegliato da un lungo e profondo sonno, da metà stagione in poi è infatti entrato 5 volte nella top10, e con un eventuale step invernale potrebbe tornare indietro nel tempo, quando più o meno 10 anni fa rendeva le classi minori territori di razzia.

Male gli altri italiani: Corsi 11°, Baldassari addirittura 14°, solo 22° Marini che non questo risultato perde il titolo di Rookie of the Year andato a Vierge per soli 2 punti. La stagione della classe di mezzo per gli italiani la si può comunque considerare soddisfacente: 4 piloti nella top10, la vittoria di Baldassari a Misano, una seconda metà di stagione per Morbidelli migliore di qualsiasi altro pilota fanno ben sperare per il 2017, senza scordarci dei vari Bagnaia, Manzi, Locatelli e Bassani, tutti cavalli pazzi provenienti dalle classi minori.

Nel 2017 la Moto2 potrebbe davvero regalare un titolo al tricolore su due ruote.

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