Formula 1
La Formula 1 del futuro? Renault la immagina così
Renault ha seguito la strada tracciata in precedenza da Red Bull, Ferrari e McLaren lanciando il proprio concept di Formula 1 del futuro. Per il costruttore francese, la F1 del 2027 sarà così
Se nel 1988 aveste mostrato a Bernie Ecclestone la Formula 1 del futuro, che all’epoca sarebbe potuta essere la Ferrari di Schumacher del 1998, probabilmente vi avrebbe preso per matti. Il vecchio Bernie ha vissuto l’epopea della F1 moderna in cabina di comando, ed ha visto passare sotto i propri occhi fior di vetture, innovazioni tecnologiche, idee folli quanto inefficaci. Ma pur sempre idee.
La Renault ha chiesto questo ai propri ingegneri, ha chiesto di avere una idea, di rappresentare un sogno. E gli ingegneri chiamati al compito hanno risposto presente, con convinzione e capacità, mettendo sul piatto un concept davvero magnifico. Quello che la Renault ha mostrato a Shangai, nel corso del Motor Show locale, è il concept della Rs 027, ovvero la Formula 1 del futuro secondo la Regìe. Una vettura dall’estetica coinvolgente, che mantiene parte della tradizione ma stravolge alcuni tratti essenziali della F1. Il primo aspetto che colpisce, e che si è ripetuto nel corso degli anni attraverso le varie interpretazioni di Formula 1 del futuro da parte dei team, è la presenza di un cupolino chiuso, che trasforma parecchio l’aspetto dell’abitacolo.
Per gli ingegneri francesi, il pilota sarà all’interno di quello che sembra l’abitacolo di un caccia, ed indossa un casco simile a quello degli astronauti, che permette agli spettatori di scorgere con precisione il volto di ogni singolo pilota. La vettura ha quattro ruote sterzanti e motrici, ed ha un sofisticato V6 1500 cc capace di percorrere la distanza di gara con soli 50 litri di carburante, grazie al massiccio sviluppo della tecnologia ibrida, che consente anche di raggiungere potenze attorno ai 1350 cv. Lo stesso livello di cavalli di cui si vociferava disponesse la Brabham BMW con i famosi motori da qualifica che duravano 2 giri, e disponevano di benzine “speciali”.
Una Formula 1 del futuro decisamente affascinante, ma che perde parte del fascino. Non riusciamo ad immaginare il pilota con il casco aperto, è una immagine che non appartiene a questo sport. Qualcuno può obiettare che negli anni 50 e 60, era la norma per i piloti correre con caschi di questo tipo, quindi non si può certo gridare allo scandalo. Eppure è innegabile che oggi risulterebbe strano osservare l’espressione di Hamilton mentre cerca di resistere alla pressione di Vettel in fondo ad un rettilineo. Tanti dei piloti attualmente in griglia potrebbero non essere più in pista nel 2027, ma ci sono anche i giovanissimi Verstappen, Stroll e Giovinazzi. Forse saranno loro a portare al limite queste vetture, così diverse dalle attuali eppure così familiari nell’aspetto.
Non sappiamo che piega prenderà il regolamento della F1 nei prossimi anni, e quindi è impossibile prevedere con precisione le forme della Formula 1 del futuro. Eppure si deve ammettere che quando un ingegnere viene lasciato libero di disegnare, senza particolari limiti, spesso vengono prodotti design davvero magnifici. Non resta che attendere lo sviluppo dei prossimi 10 anni, per verificare quanto vicino alla realtà possa finire un concept come quello Renault.