Formula 1
Formula 1, Gp Toscana: i promossi e i bocciati del weekend al Mugello
Gara più pazza di Monza, se possibile, solo 12 vetture al traguardo con solo due certezze: Hamilton continua ad essere imprendibile e la Ferrari lentissima
PROMOSSI
⇑ Hamilton Altra prestazione monstre; sbaglia solo la prima partenza ma per il resto tiene al guinzaglio Bottas e ci gioca a suo piacimento, sbaragliando la concorrenza e mettendo in ghiaccio anche questo titolo Mondiale.
⇑ Albon La vittoria di Gasly a Monza deve averlo svegliato dal torpore; quarto in qualifica, dove è normale che stia e una gara tutta all’attacco, rimontando dopo una partenza infelice fino ad arrivare ad agguantare il podio, il primo in carriera.
⇑ Ricciardo Senza l’ultima bandiera rossa il podio sarebbe stato suo e, per giunta, strameritato: prestazione esemplare, perfetto in tutte le partenze, riesce persino a infilare Bottas per il 2° posto ma nel finale deve cedere al ritmo forsennato di una Red Bull che, tempi alla mano, va più forte della sua Renault.
⇑ Raikkonen Nonostante la penalità per quell’ingresso ai box in stile Hamilton ad Hockenheim, riesce a portare a casa due punticini fondamentali per l’Alfa Romeo.
BOCCIATI
⇓ Ferrari Leclerc ci ha provato in tutti i modi; 5° in qualifica, partenza spaziale che lo ha portato in 3a posizione e poi niente, la SF1000 pagava fino a 30km/h in rettilineo, rendendola di fatto un ostacolo mobile per le altre vetture. E con Vettel, se possibile, è andata pure peggio. Va già bene che almeno stavolta qualche punticino è arrivato.
⇓ Bottas Doveva essere il suo weekend; nettamente più veloce nelle libere peccato che poi quando conta, sparisce come neve al sole. Si fa persino infilare da Ricciardo nell’ultima ripartenza e se non fosse stato per un suggerimento dal suo ingegnere di pista, probabilmente lo avrebbe passato anche Albon. Senza contare il caos che crea alla prima ripartenza quando rallenta oltremodo fin quasi sul traguardo, generando (involontariamente, per carità) l’incidente a fondo gruppo.
⇓ Red Bull Un altro ritiro per Verstappen e il Mondiale, ammesso che davvero ci fosse speranza, che se ne va. La cosa grave è che provano lo stesso a farlo partire, nonostante i problemi alla power unit con l’unico risultato di lasciare nella mischia una vettura che non va, generando caos e tamponamenti in serie.
⇓ Direzione corsa La Safety Car che spegne le luci solo all’ultima curva ancora non l’avevamo mai vista e questo è l’evento che genera tutto quello che ne è conseguito dopo, tra Bottas che rallenta troppo e le auto dietro che fanno strike. Una gestione a dir poco dilettantesca anche dell’ultima ripartenza, quando prima lasciano intendere che si ripartirà dietro Safety Car e poi, mentre il giro è in corso, comunicano che si sarebbe ripartiti dalla griglia. Dopo Monza, ennesima gestione approssimativa.