Formula 1
Formula 1, le pagelle del Gp Gran Bretagna: Leclerc salva la Ferrari
Mercedes fuori categoria ma fragili sul comparto gomme, Leclerc salva la Ferrari dall’ennesima disfatta; le nostre pagelle del Gp Gran Bretagna
Vince ancora Lewis Hamilton nel Gp Gran Bretagna, nonostante un ultimo giro con l’anteriore sinistra scoppiata (come a Bottas e Sainz, ndr). La Ferrari agguanta un rocambolesco podio con Leclerc che ancora una volta salva la faccia al Cavallino.
MERCEDES 8 – Rifilare oltre 1” in qualifica a tutti e dominare in lungo e in largo la gara è il sintomo di una monoposto semplicemente imbattibile, a meno che le gomme non scoppino…
Bottas 5 – Nelle libere aveva dato l’impressione di poter stare davanti ad Hamilton ma quando il cronometro conta davvero non c’è storia; battuto in qualifica, in gara parte meglio ma non ha il coraggio di infilarsi in curva 1 e per tutta la gara resta dietro senza mai abbozzare l’attacco. Nel finale perde il podio per colpa dell’anteriore sinistra che cede per prima sulla sua monoposto ma ha anche la grave colpa di non riuscire a passare un lentissimo Vettel rinunciando così all’unico punto che poteva portare a casa.
Hamilton 10 – Disintegra il record della pista, ottiene la 7a vittoria nel Gp di casa, in testa dall’inizio alla fine, si fa tutto l’ultimo giro su tre ruote e vince lo stesso… Fuori categoria.
FERRARI 4 – Leclerc regala una 2a fila e un podio insperato ma il rendimento della Rossa è terribile; nonostante due SC, infatti, Leclerc era ad oltre 40” dalle Mercedes e Vettel non riusciva a tener dietro nemmeno le Alpha Tauri.
Leclerc 9 – Due podi stagionali per Ferrari, entrambi con firma sua; quando si presenta l’occasione risponde sempre presente nonostante una vettura che non ne vuole sapere di andare avanti; il raffronto con Vettel poi è impietoso.
Vettel 4 – Ok, ha perso quasi tutto il venerdì per problemi tecnici sulla sua SF1000 ma non può questo giustificare un ritmo così lento sia in confronto con il compagno di squadra che con tutti gli avversari che guidano monoposto, in teoria, decisamente più lente della sua; senza le forature altrui avrebbe chiuso 12°, fuori dai punti.
RED BULL 6 – Se in Ungheria è stato giustamente riconosciuto il lavoro del team per mettere in pista Verstappen, stavolta va contestata la chiamata di far rientrare l’olandese per cercare il giro veloce, gettando alle ortiche la vittoria. Sufficienza che arriva perché vogliamo dare il beneficio del dubbio sul fatto che la sosta sia stata fatta per paura di veder esplodere anche la loro di anteriore sinistra.
Verstappen 9 – Il migliore degli altri; terzo in qualifica, unico a tenere il passo delle Mercedes, forte nel resistere all’attacco di Leclerc al via; una gran gara con il rimpianto di poterla addirittura vincere se solo non ci si fosse fermati per cercare il giro veloce (o si temeva una foratura anche per lui?)
Albon 3 – Letteralmente massacrato, per l’ennesima volta, da Verstappen; non contento innesca pure l’incidente con Magnussen che gli costa 5” di penalità. Il ritorno di Gasly si fa sempre più vicino…
McLAREN 7,5 – Ritmo, velocità, costanza; peccato solo per gli ultimi giri che hanno rovinato un 5°-6° posto ormai dato per assodato.
Sainz 8 – Per un certo momento ha addirittura pensato di andare a prendere Leclerc per contendergli il 4° posto; anche lui vittima dell’anteriore sinistra che lo abbandona al penultimo giro.
Norris 6,5 – Sorpasso capolavoro su Ricciardo dopo una gran qualifica; nel finale chiede strada a Sainz (che lo aveva passato al via, ndr) ma non ci riesce e deve anche subire il ritorno di Ricciardo.
RENAULT 7 – Ottimo passo gara, c’è ancora qualcosa da rivedere sulla velocità di punta; queste monoposto vanno grande fatica a passare sui rettilinei.
Ricciardo 8 – Sempre davanti ad Ocon, deve ‘digerire’ il sorpasso di Norris, perde troppo tempo dietro a Grosjean che ne ha di più sul dritto ma nel finale il suo ritmo lo porta a prendere un meritato 4° posto e per poco non arriva anche a Leclerc.
Ocon 7 – Buona prova del francese che risale posizioni con sorpassi gagliardi fino a prendere il 6° posto finale.
RACING POINT 4 – I problemi continuano a palesarsi in gara; Hulkenberg non parte nemmeno e Stroll fa il passo del gambero crollando fino al 9° posto.
Hulkenberg 8 – Il giovedì pomeriggio scopre che deve sostituire Perez, prende un aereo, si precipita a Silverstone, sale su una monoposto che non conosce e dopo quasi un anno assaggia di nuovo la Formula 1; il 13° posto in qualifica ci sta, la gara invece non inizia proprio per problemi alla power unit; domenica prossima potrà rifarsi.
Stroll 4,5 – Partiva 6° ma il suo passo gara è tra i più lenti del gruppo; perde posizioni a ripetizione fino al 9° posto dovuto ai problemi di Norris e Bottas, altrimenti per lui ci sarebbe stato un pesante 0 in classifica.
HAAS 5 – Sanno di essere lentissimi e così, dopo aver perso Magnussen al via, lasciano fuori Grosjean fino allo stremo delle gomme per poter essere inquadrati dalla regia internazionale per una decina di giri.
Grosjean 6,5 – Resiste con i denti (e anche qualcosa in più, tanto da andar vicino alla squalifica, ndr) con gomme finite, denotando un passo non poi così lento rispetto alle vetture di centro gruppo. Certo, essendo l’unico a non fermarsi sotto SC, quando rientra finisce in fondo.
Magnussen 6 – Gara finita dopo meno di un giro anche se questa volta non ha alcuna responsabilità.
ALFA ROMEO 4 – Hanno strappato alla Williams il non esattamente gratificante scettro di vettura più lenta in pista.
Raikkonen 5 – Ha capito che è inutile sbattersi, tanto più di così non ce n’è; rimane il dubbio che siano stati i frammenti della sua ala a tranciare le gomme degli altri nel finale.
Giovinazzi 5 – Batte ancora una volta Raikkonen nonostante la penalità per un qualcosa di non ben definito, commesso in regime di SC.
ALPHA TAURI 7 – Vola soprattutto con Gasly ma anche Kvyat stava facendo una buona gara prima del pauroso botto all’ingresso delle Maggots.
Gasly 7,5 – Riscatta la delusione dell’Ungheria con un’altra prova convincente che lo vede protagonista, tra le altre, di sorpassi importanti sulla Racing Point e sulla Ferrari di Vettel; meritatissimo 7° posto che potrebbe valergli un ritorno in Red Bull a breve.
Kvyat 6,5 – Seguiva Gasly molto da vicino quando, probabilmente per una foratura alla posteriore destra, va a schiantarsi a quasi 300 km/h, per fortuna senza conseguenze.
WILLIAMS 6,5 – Non sono più il fanalino di coda del gruppo e questa è già una notizia; Russell ormai la porta costantemente in Q2 e a poco a poco si avvicinano alla zona punti.
Russell 6 – Stavolta l’errore lo commette in qualifica, non rallentando con bandiera gialla e prendendosi 5 posizioni in griglia; in gara coglie un buon 12° posto che magari, partendo più avanti, poteva portare anche dei punti.
Latifi 4,5 – La bandiera gialla che costa la penalità a Russell la innesca lui finendo in testacoda in uscita dalla Luffield; ennesimo weekend pieno di errori e di un ritmo decisamente più lento del compagno di squadra.