Nel primo round dell’ePrix di Berlino, la tanto attesa imprevedibilità del Campionato Formula E non ha mantenuto le premesse: Antonio Felix Da costa ha fatto tutto il possibile, ha conquistato la pole, è partito in testa e lì ci è praticamente rimasto fino al termine della gara. Più forte di una safety car che compatta il gruppo dopo 13 minuti di corsa, più forte di un Full Course Yellow che condiziona il finale di gara dell’altra DS Techeetah, il portoghese, a distanza di cinque mesi e mezzo, sembra non aver perso la smalto, mantenendo una leadership, al momento, inattaccabile.
A corroborare la sua vittoria, aumentando il margine dai suoi più diretti inseguitori, ci hanno pensato proprio loro. Infatti, Mitch Evans (Jaguar) e Alex Sims (NBW) hanno, rispettivamente, conquistato zero punti, il neozelandese, e uno il britannico. Ora Da Costa è in testa alla classifica con 96 punti, 40 in più di Evans e 48 in più Max Guenther. L’unica vera minaccia è stata rappresentata da Jean Eric Vergne, bravo e abile a seguirlo in parata per un uno-due cancellato dalla neutralizzazione per l’incidente di Massa, a 11 minuti dal termine.
Cruciale la decisione di Vergne di attivare l’AM nel momento in cui la direzione gara decide per il FCY. Non potrà approfittare del boost di potenza, 35 kW per 4 minuti, ritrovandosi con un’attivazione sprecata ed esposto agli attacchi di chi si ritrova alle spalle: Bird, Lotterer, D’Ambrosio, Evans, Buemi, Vandoorne.
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