Indubbiamente, la faccia triste e sconsolata della straordinaria giornata vissuta ieri dalla Ferrari si rispecchia in Sebastian Vettel, che ha concluso la giornata fuori dalla zona punti in 13esima posizione, penalizzato da un errore alla variante Ascari costatagli una penalità per rientro in pista pericoloso. Protagonista di uno dei pomeriggi più storti della sua carriera, il quattro volte Campione del Mondo ne ha, letteralmente, vissute di tutti i colori: prima il testacoda in avvio, poi il contatto con Stroll e la conseguente penalità di dieci secondi e, infine, il doppiaggio. Una gara storta che rischia di metterlo, addirittura, dietro a Charles Leclerc, nelle gerarchie della Ferrari.
Ma i guai potrebbero non essere finiti qui: a fine gara, infatti, Vettel si è visto attribuire dalla commissione gara anche tre punti di penalità sulla patente speciale dei piloti di Formula 1. A rendere questa sanzione ancor più pesante è la recidività del tedesco, dal momento che, negli ultimi dodici mesi, lo stesso è già arrivato a quota nove, con lo spauracchio dei dodici, che lo costringerebbero alla squalifica di una gara. A suo vantaggio, in occasione del GP degli Stati Uniti, Vettel ne recupererà due ma dovrà stare attento, da qui al 19 ottobre, a non commettere più altri errori: pena una squalifica ulteriormente umiliante e demoralizzante.
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