Sebastian Vettel arriverà questo weekend a Monza già sapendo che sarà il suo ultimo Gp Italia al volante della Ferrari. Non è certo il primo e non sarà l’ultimo ma c’è un caso che può essere paragonabile ed è quello di Jean Alesi.
Il francesino d’Avignone aveva un feeling speciale con la Ferrari, con i tifosi e soprattutto con il circuito di Monza ma la sua proverbiale sfortuna che sempre l’ha accompagnato in carriera ci mise lo zampino anche quella volta. Era il 1995, già era stato ufficializzato il passaggio di Schumacher in Ferrari e Jean veniva dall’esperienza del 1994, pole position e ritiro dopo il primo pit stop per un problema tecnico. L’anno dopo Alesi ci riprova, è al comando davanti a Berger per una doppietta Ferrari che mancava da anni, in quello che era un periodo difficile, come l’attuale, per il Cavallino. Ma, improvvisamente, la telecamerina della macchina di Alesi si stacca e rompe la sospensione di Berger, costringendolo al ritiro; rimane solo Jean per la vittoria e Jean va finché, a 7 giri dalla fine, il cuscinetto della posteriore destra (una componente che non si rompe praticamente mai, ndr) va a fuoco ed è costretto anche lui ad arrendersi, lasciandosi andare ad un pianto a dirotto immortalato dalle telecamere. Passerà alla Benetton, si ritroverà in testa anche nel ’96 (dopo una folgorante partenza da 6° a 1°, ndr) ma ai box perderà la posizione in favore della Ferrari di Schumacher. Nel ’97 idem, pole position, in testa fino al pit stop quando un cambio gomme lento gli costerà la vittoria in favore di Coulthard.
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