MotoGP
La grande fuga di Rossi riparte da Misano
Siamo finalmente arrivati alla vigilia del secondo gran premio nel territorio italiano: Misano
Dopo l’appuntamento del Mugello, sicuramente una delle gare più belle di tutto il calendario, anche Misano sta assumendo i connotati di un grandissimo evento motociclistico. Questa pazza imprevedibile stagione 2015 ha sovvertito ogni pronostico della vigilia incendiando l’interesse di ogni appassionato delle due ruote. Pochissimi avrebbero previsto una crisi del fenomeno Marquez con problemi derivati dal telaio o dalla sua testa. Ma sicuramente nessuno poteva immaginare una fuga lunga sei mesi e 13 gran premi da parte di Valentino Rossi. È proprio questa galoppata solitaria dell’indomabile e insaziabile pilota italiano a dare un valore speciale a tutta la stagione mondiale.
Grazie a questa impresa stiamo vivendo un’altra pagina storica del motociclismo moderno dell’era Rossi al pari della indimenticabile stagione del passaggio da Honda a Yamaha. Però secondo il mio modesto parere questa ennesima impresa di Rossi assume un valore speciale e maggiore rispetto a tutte le altre. Il motivo è molto semplice e deriva soprattutto dal valore degli avversari con cui si sta confrontando. Lorenzo e Marquez sono indubbiamente due piloti di livello elevatissimo e soprattutto sono nati nell’era della moto GP elettronica gommata Bridgestone. Valentino è nato e cresciuto nella meravigliosa era dei motori a due tempi ed ha dovuto cambiare ed evolvere il suo stile di guida ad ogni repentino sviluppo della tecnologia motociclistica moderna. Con grande umiltà si è dovuto rimettere in gioco ogni due anni adeguando il suo stile di guida con i repentini cambiamenti regolamentari e di pneumatici.
Il valore reale di questa impresa ci viene confermato dai giudizi dei suoi colleghi non più in attività. Tutti noi sappiamo che ogni pilota è fondamentalmente un individualista egocentrico narcisista convinto di essere il numero uno e che tutti gli altri sono inferiori e più scarsi. I giudizi espressi da mostri sacri come Luca Cadalora, Giacomo Agostini, Reggiani, Lucchinelli, Uncini, Gramigni e tanti altri ci fanno capire che l’impresa di Rossi è davvero straordinaria. Se tutti questi campioni ammettono senza mezzi termini che Valentino sta facendo una stagione memorabile allora significa che stiamo vivendo qualcosa di molto speciale. A prescindere da come andrà a finire al termine della stagione. Qualunque cosa possa accadere nelle prossime gare non potrà cancellare questa memorabile “Grande fuga” come quella di Steve McQueen, di un pilota che ha saputo reagire al terribile incidente del Mugello 2010, a due deludenti stagioni con la Ducati ed a un ritorno in casa Yamaha.
La bellezza del motociclismo sta proprio nel fatto che ogni gara è davvero un capitolo a sé e quindi è davvero difficile ipotizzare un verdetto finale. Basta una gara storta, una gomma fallata o una scivolata imprevista a cambiare e rimescolare i valori in campo. Ma fino a questo momento il più costante roccioso e lungimirante è stato proprio il più anziano, il più titolato e il pilota con il maggior numero di battaglie disputate nella sua incredibile carriera. Chi pensava fosse appagato o piegato dal talento delle giovanissimo Marquez, si sbagliava di grosso. L’arrivo del nuovo fenomeno del motociclismo mondiale ha invece stimolato Valentino a ricercare nell’immenso bagaglio di esperienze vissute tutti gli strumenti indispensabili per cercare qualche punto debole dove poter attuare la sua strategia vincente. Ora la volata finale è con il compagno di squadra Lorenzo e sarà un confronto incerto avvincente e davvero entusiasmante. Il valore di questi due piloti è elevatissimo e ci offrirà un finale di stagione 2015 davvero memorabile.
Valentino Rossi: vittoria a Misano 2014 [VIDEO]
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