Superbike

SBK, parla Gregorio Lavilla: «Quando vuoi livellare le prestazioni, a volte fai anche peggio»

Gregorio Lavilla è il Direttore Sportivo del Mondiale SBK, ed ha espresso una opinione sull’attuale binomio formato da Kawasaki e Ducati, i due veri dominatori del campionatp

In una intervista rilasciata al sito inglese Crash.net, il Direttore Sportivo del Mondiale SBK, nonchè ex-pilota, Gregorio Lavilla, ha espresso la sua opinione sull’attuale panorama che vede due squadre e due moto dominare il campionato in lungo ed in largo. Secondo lo spagnolo, è estremamente difficile bilanciare le prestazioni tra le moto impegnate nel campionato e la causa che indica è proprio nel regolamento restrittivo che avvicina molto le moto al prodotto di serie. Durante il round di Donington, l’argomento è stato piuttosto “caldo” tra gli addetti ai lavori, perchè non piace a nessuno un campionato che vede solo due moto e quattro piloti in grado di vincere una manche al momento.

Si è parlato di eventuali cambiamenti al regolamento tecnico in vista del 2018 per tentare di livellare le prestazioni, ma ci sono alcuni aspetti che nonostante qualsiasi impegno da parte dell’organizzatore del mondiale, non potranno cambiare. Gregorio Lavilla afferma che si sta valutando un largo spettro di interventi, con la consapevolezza che ogni intervento debba essere mirato, per evitare il rischio di peggiorare le cose: «Ci sono cose che non possiamo cambiare con nessun intervento da parte nostra, come la qualità del team, del pilota e l’impegno che il Costruttore vuole mettere nel progetto. Dobbiamo sempre ricordare che questo è un campionato che si corre partendo da moto di serie, in cui l’impegno che mette il Costruttore nello sviluppo del prodotto di serie ha un impatto enorme sul risultato. Qualche volta, il regolamento che porta verso moto più vicine al prodotto di serie per livellare le prestazioni, ottiene un risultato molto peggiore di quanto vorresti, perchè se un Costruttore porta un nuovo modello il gap è destinato ad aumentare. Ci sono alcuni Costruttori che mettono in pista modelli nuovi quasi ogni anno, ed altri che lo fanno ogni cinque o sei anni»

Le parole di Lavilla fotografano una situazione assolutamente chiara. La produzione di serie si è leggermente allontanata dalla corsa ale prestazioni assolute vissuta a cavalli tra gli anni novanta e duemila, quando ogni Casa presentava modelli nuovi a raffica rispondendo colpo su colpo alle rivali. Adesso il grosso del mercato non è composto da supersportive ad altissime prestazioni, ed il focus sta diventando sempre di più quella fascia di mezzo, più adatta al contesto che sta vivendo attualmente il mercato. Per questo Case come Honda e Yamaha non stanno più partecipando ad una rincorsa folle, che li vedeva presentare modelli nuovi ogni due anni con la speranza di prendersi la supremazia nei confronti dei rivali.

Lavilla è anche convinto che non si debbano penalizzare Kawasaki e Ducati per il loro successo, bensì che si debba fare il possibile per aiutare le concorrenti a migliorare le proprie performance e la salute del campionato: «E’ tutta una questione riguardo il giusto compromesso tra i vari Costruttori, ma devi sempre considerare che è corretto che una Casa che presenta un modello nuovo abbia più chance di vincere degli altri, perchè ha investito di più. E’ una linea molto sottile ed è difficile. Ci sono tantissimi fattori che incidono, compreso l’investimento nello sviluppo, i giorni totali di test disponibili e tanto altro ancora. La situazione oggi è che abbiamo due Costruttori avanti a tutti gli altri, ma la causa non è una sola e bisogna avere una visione completa per capire tutto. Noi stiamo lavorando al fianco dei costruttori per migliorare la situazione e tentare di minimizzare le differenze di prestazioni tra le varie moto. E’ un punto focale adesso»

In ogni caso, non sarà comunicata alcuna decisione in merito ad eventuali cambiamenti regolamentari fino al termine di questa stagione, quando il tutto sarà al vaglio di organizzatore ed organi sportivi preposti assieme all’associazione delle Case presenti in griglia.

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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