Formula 1
Hamilton Re d’Inghilterra. Vittoria a Silverstone
Doppietta Mercedes a SIlverstone con l’inglese a un passo dalla vetta del mondiale. Rosberg sotto indagine, Verstappen ancora a podio. Ferrari in difficoltà
Dopo la pole position da record conquistata ieri Lewis Hamilton ha portato a casa il quarto successo stagionale a Silverstone, sul circuito di casa, vincendo il Gran Premio di Gran Bretagna. Un’affermazione che lo porta a soli quattro punti da un Nico Rosberg che dopo un fantastico avvio di stagione sta facendo fatica a stare davanti al compagno.
Gara iniziata con pista bagnata e in regime di safety car, con Hamilton che una volta partita la corsa vera e propria ha subito guadagnato svariati secondi sul compagno, per poi mantenere la leadership fino al traguardo, sia con le gomme intermedie che con quelle da asciutto montate quando la pista si è asciugata. Una vittoria fondamentale in ottica iridata ottenuta davanti al suo pubblico, che lo ha infatti osannato al termine della corsa.
Un po’ più complicata e movimentata la gara di Nico Rosberg, che dopo aver montato le gomme intermedie è stato attaccato dal brillante Max Verstappen, che ha guadagnato la posizione sul tedesco con un gran sorpasso alle Becketts. Sull’asciutto il tedesco ha poi ripreso la Red Bull e dopo svariati tentativi è riuscito ad avere la meglio sul giovanissimo olandese. Ancora un colpo di scena però negli ultimi giri, quando Rosberg ha improvvisamente accusato problemi al cambio ed è stato aiutato a risolverlo dal team via radio, contravvenendo all’attuale regolamento che vieta comunicazioni di questo genere tra squadra e pilota. La sua seconda posizione finale è quindi sotto investigazione in attesa che i commissari valutino l’eventuale sanzione da applicare.
Terzo quindi sul traguardo un Max Verstappen sempre più maturo considerata la sua età e ancora una volta davanti al compagno di squadra Daniel Ricciardo, decisamente in difficoltà nei confronti del talento olandese.
Se la Red Bull a Silverstone è stata nettamente la seconda forza in pista, e ha rimediato distacchi abbastanza contenuti dalle imprendibili frecce d’argento, chi ha vissuto il weekend più difficile della stagione è sicuramente la Ferrari. La SF16-H non è mai apparsa competitiva in tutto il weekend inglese. Il confermato Kimi Raikkonen ha chiuso la corsa con un tutto sommato buon quinto posto, la migliore posizione alla quale la Rossa potesse aspirare oggi, con recupero e sorpasso nel finale sulla Force India di Perez. La gara di Vettel invece è andata parecchio più storta, chiusa al nono posto dopo essere scattato dall’undicesima casella a causa dell’ennesima sostituzione del cambio sulla sua vettura, con un testacoda e una discutibile penalità di cinque secondi rimediata nel sorpasso sulla Williams di Massa, che però non ha influito sulla posizione finale del tedesco.
Un weekend da dimenticare per Maranello sul tracciato di Silverstone, che da qui deve ripartire per tornare quantomeno nella posizione di seconda forza del campionato, lasciando perdere la lotta iridata contro la Mercedes, ormai troppo distante e mai realmente alla portata della Rossa, concentrandosi sull’obiettivo minimo della stagione, il secondo posto tra i costruttori, e rimandando al prossimo anno i propositi e le speranze di poter tornare a lottare per la conquista dell’iride.
Alle spalle di Raikkonen, primo degli “altri” dopo Mercedes e Red Bull, hanno chiuso le due Force India di Perez e Hulkenberg e le due Toro Rosso di Sainz e Kvyat, separate da Vettel. Fuori dai punti Williams e McLaren che su questo weekend riponevano grandi speranze ma che in pista hanno ottenuto molto meno del previsto.
La classifica piloti, in attesa dell’eventuale penalità da assegnare a Rosberg, vede il tedesco ancora in testa con 171 punti dopo il GP di Silverstone, solo quattro in più rispetto a Lewis Hamilton, con Raikkonen terzo a 106. Ricciardo è quarto mentre Vettel scende al quinto posto, con Verstappen sempre più vicino ai top 5 e la Red Bull minacciosa nei confronti del secondo posto della Ferrari tra i costruttori.
Tra due settimane si arriva a Budapest, sul circuito dell’Hungaroring, dove lo scorso anno la Rossa di Maranello riuscì ad ottenere una straordinaria vittoria con Vettel, e che anche quest’anno potrebbe essere la pista giusta per un riscatto, almeno parziale, della Ferrari.