“I piloti sono falsi, abili attori e robot”: la dura accusa

La stagione 2025 di Formula Uno sta per iniziare, l’esordio del nuovo campionato avverrà a Melbourne nel weekend del 16 marzo.

In Formula Uno si discute sia per quanto avviene in pista che fuori. A tenere banco nel circus, oltre all’imminente inizio del nuovo campionato, sono anche le polemiche legate al linguaggio colorito utilizzato dai piloti nei team radio con le proprie scuderie. Una tematica tanto cara alla FIA e al suo presidente Mohammed Ben Sulayem, l’emiratino ha deciso di sposare la linea delle dure sanzioni comminate a chi dovesse esprimersi duramente via radio con proteste o parolacce. L’ex pilota di rally, a capo della Federazione Internazionale dell’Automobile dal dicembre 2021 in sostituzione di Jean Todt, sta anche pensando di abolire la trasmissione in diretta delle comunicazioni via radio.

Una gestione molto criticata sia dai piloti presenti nel paddock che dagli ex volti noti di questo sport. Una tematica sulla quale l’attuale campione del mondo, l’olandese Max Verstappen, si è espresso più volte. Il fuoriclasse di casa Red Bull non ha mai sposato la linea di Mohammed Ben Sulayem e non lo ha mai nascosto, senza giri di parole. Il quattro volte vincitore del titolo di miglior pilota nel corso della stagione 2024 ne ha pagato anche le conseguenze. Super Max, infatti, è stato punito dalla FIA a svolgere dei lavori socialmente utili.

Formula Uno, Nelson Piquet Jr. contro FIA e piloti

Contesta la FIA anche l’ex pilota brasiliano Nelson Piquet Jr., l’ex Renault nelle stagioni 2008 e 2009 non sposa minimamente la linea tracciata dalla Federazione. Il primo campione della storia della Formula E critica anche gli attuali piloti presenti nel circus.

Le parole del figlio del tre volte campione del mondo in Formula Uno rilasciate al podcast Pelas Pistas:

“Questa nuova generazione di piloti deve essere un attore quando si tratta di fare un’intervista,  quando qualcuno ti chiede cosa ne pensi di un certo incidente, la metà di loro risponde: ‘Sono molto felice di essere in Brasile, il mio Paese preferito, risolveremo la situazione, va bene’. Non dicono veramente quello che provano. Quando sono davvero furiosi, o quando sanno che qualcuno ha sbagliato. Non ha senso lucidare un pilota così tanto da renderlo solo simpatico a tutti. James Hunt era noto per le sue caratteristiche sia in pista che fuori. Anche mio padre aveva un certo modo di fare che era diverso in pista e fuori. Oggi sono tutti robot. L’unico che dice ancora un po’ di quello che gli passa per la testa è Max Verstappen. Russell? È totalmente programmato. È di quella generazione e sono sicuro che avrà imparato da Hamilton, dove tutto ciò che dice è calcolato”.

Parole d’elogio solamente per Max Verstappen considerato come unico pilota sincero presente nell’attuale Formula Uno. Un giudizio molto duro quello espresso da Nelson Piquet Jr.