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Il decalogo del motociclista perfetto
10 regole da seguire per preservare la nostra razza di Motociclisti incalliti e inguaribili: ecco il decalogo del motociclista
E’ noto a tutti che la moto è forse la fonte più generosa di emozioni e adrenalina che la società moderna abbia mai creato. E il tutto senza usare nessuna sostanza stupefacente. Anzi più uno è integro e in perfetta forma fisica e meglio riesce a gratificarsi andando a cercare il limite della propria moto. Quindi il motociclista è in fondo un atleta salutista e incline ad una ferrea autodisciplina che lo porta ad essere poi una persona equilibrata poco stressata e con grosso rispetto degli altri. Il rovescio della medaglia è però rappresentato dalla oggettiva pericolosità di un veicolo che basa la sua dinamica su un equilibrio precario e facilmente instabile.
Quindi ho deciso di tentare di scrivere in questo pezzo un decalogo che raccolga le regole d’oro che ogni motociclista intelligente e sensato deve assolutamente rispettare. Una specie delle dieci leggi della robotica di Asimov. Io proverò qui sotto a scrivere le prime che mi vengono in mente a voi il compito di perfezionarle e aggiungere le vostre al fine di stilare un vero
Decalogo da diffondere a tutti gli amici e i colleghi che amano e usano la moto come mezzo di trasporto svago o sport. Dovrebbe diventare una specie di codice cavalleresco al quale ogni motociclista si ispira e si sforza con la massima energia per applicare e far applicare queste poche regole che hanno solo il compito di preservare il motociclista da brutti incidenti. Fermo restando che poi uno possa essere convinto che quando è l’ora non del destino che bussa alla porta non ci sono ne moto ne scuse. Se deve accadere accade dove e quando vuole lui. Però è sempre meglio non dargli appigli facilitandogli il compito con attività molto rischiose.
1) La moto è vita, quindi ama la moto come la vita e viceversa.
2) Devi conoscere la moto che guidi come tè stesso.
3) Rispetta gli altri come vorresti essere rispettato.
4) Non usare mai la moto se non sei al 100% delle tue facoltà mentali e fisiche.
5) Ricorda di usare sempre tutte le protezioni massime come casco integrale giacca in pelle paraschiena guanti e stivaletti.
6) Calcola bene ogni rischio superfluo evitando di correrlo.
7) Ricordati che non puoi conoscere mai l’età, i riflessi, e le capacità di guida ed educazione di tutti gli automobilisti che incontri mentre viaggi.
8) Ogni gara e duello lascialo per la pista o per i videogame.
9) Evita comportamenti che potrebbero far criticare tutta la categoria dei motociclisti.
10) Rispetta tutte le norme del codice della strada anche se spesso sono assurde.
Se ognuno di noi si facesse carico di rispettare alla lettera e far rispettare queste semplici regole sono sicuro che avremo molti meno argomenti per dispiacerci di questa splendida passione che è la moto. Io per primo ho deciso ormai da tempo di usare il meno possibile la moto per strada e ho solo moto monoposto per non esporre a nessun rischio le persone che amo. Sarà l’età o la lista degli amici da rimpiangere che si allunga spaventosamente che mi ha spinto sempre di più in pista e sempre meno per strada. Inoltre le moderne moto e le moderne gomme permettono prestazioni stratosferiche che spesso è quasi impossibile sfuggire alle lusinghe di una bella impennata o di una curva pennellata con grinta anche per strada. I limiti di una S1000RR o di una R1 sono ormai irraggiungibili e per strada si ha spesso una inebriante sensazione di fantastica potenza.
Al contrario lo stato delle strade e la congestione perenne del traffico sono aumentati in modo direttamente proporzionale alle prestazioni delle moderne motociclette. E’ soprattutto la crescente predisposizione degli automobilisti ad ignorare per insofferenza o ignoranza, le regole del codice stradale che sempre più spesso ho rischiato grosso per leggerezze incomprensibili come il non usare mai la freccia, l’ignorare sistematicamente il segnale di Stop e i semafori o le doppie righe che vietano la inversione ad U. Secondo me è giunto il momento di adottare davvero un codice di autoregolamentazione per preservare la nostra Razza di Motociclisti incalliti e inguaribili.