decalogo
E’ noto a tutti che la moto è forse la fonte più generosa di emozioni e adrenalina che la società moderna abbia mai creato. E il tutto senza usare nessuna sostanza stupefacente. Anzi più uno è integro e in perfetta forma fisica e meglio riesce a gratificarsi andando a cercare il limite della propria moto. Quindi il motociclista è in fondo un atleta salutista e incline ad una ferrea autodisciplina che lo porta ad essere poi una persona equilibrata poco stressata e con grosso rispetto degli altri. Il rovescio della medaglia è però rappresentato dalla oggettiva pericolosità di un veicolo che basa la sua dinamica su un equilibrio precario e facilmente instabile.
Quindi ho deciso di tentare di scrivere in questo pezzo un decalogo che raccolga le regole d’oro che ogni motociclista intelligente e sensato deve assolutamente rispettare. Una specie delle dieci leggi della robotica di Asimov. Io proverò qui sotto a scrivere le prime che mi vengono in mente a voi il compito di perfezionarle e aggiungere le vostre al fine di stilare un vero
Decalogo da diffondere a tutti gli amici e i colleghi che amano e usano la moto come mezzo di trasporto svago o sport. Dovrebbe diventare una specie di codice cavalleresco al quale ogni motociclista si ispira e si sforza con la massima energia per applicare e far applicare queste poche regole che hanno solo il compito di preservare il motociclista da brutti incidenti. Fermo restando che poi uno possa essere convinto che quando è l’ora non del destino che bussa alla porta non ci sono ne moto ne scuse. Se deve accadere accade dove e quando vuole lui. Però è sempre meglio non dargli appigli facilitandogli il compito con attività molto rischiose.
Se ognuno di noi si facesse carico di rispettare alla lettera e far rispettare queste semplici regole sono sicuro che avremo molti meno argomenti per dispiacerci di questa splendida passione che è la moto. Io per primo ho deciso ormai da tempo di usare il meno possibile la moto per strada e ho solo moto monoposto per non esporre a nessun rischio le persone che amo. Sarà l’età o la lista degli amici da rimpiangere che si allunga spaventosamente che mi ha spinto sempre di più in pista e sempre meno per strada. Inoltre le moderne moto e le moderne gomme permettono prestazioni stratosferiche che spesso è quasi impossibile sfuggire alle lusinghe di una bella impennata o di una curva pennellata con grinta anche per strada. I limiti di una S1000RR o di una R1 sono ormai irraggiungibili e per strada si ha spesso una inebriante sensazione di fantastica potenza.
Al contrario lo stato delle strade e la congestione perenne del traffico sono aumentati in modo direttamente proporzionale alle prestazioni delle moderne motociclette. E’ soprattutto la crescente predisposizione degli automobilisti ad ignorare per insofferenza o ignoranza, le regole del codice stradale che sempre più spesso ho rischiato grosso per leggerezze incomprensibili come il non usare mai la freccia, l’ignorare sistematicamente il segnale di Stop e i semafori o le doppie righe che vietano la inversione ad U. Secondo me è giunto il momento di adottare davvero un codice di autoregolamentazione per preservare la nostra Razza di Motociclisti incalliti e inguaribili.
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