Se ti trovassi davanti questo segnale stradale, sapresti che cosa va fatto? Tre automobilisti su quattro non ne hanno idea!
L’ignoranza verso le norme del Codice della Strada a volte è voluta, divenendo una scelta del guidatore che non si impegna minimamente per conoscere le regole con cui dovrebbe circolare. Altre volte però si può spezzare una lancia in favore delle persone che non sono grandi esperte di segnaletica stradale, soprattutto quando parliamo di cartelli come il P-33 che non è il nome di una famosa arma da fuoco – quella è la P-38! – ma, in questo caso, di un cartello presente anche sulle nostre strade.
Questa semplice sigla va ad indicare uno dei cartelli stradali meno conosciuti e più oscuri non soltanto in Italia ma in tutta l’UE dal momento che pochissime persone si troveranno ad affrontare la combinazione di eventi necessaria affinché questo segnale stradale sia presente sul vostro tragitto. Va anche detto che alcuni di voi potrebbero arrivare ad intuire che cosa significa ma non al primo sguardo!
Partiamo dalle basi comunque: i cartelli stradali si racchiudono principalmente in tre gruppi ossia quelli di prescrizione, segnalati da un cerchio di colore blu, quelli di divieto, in cui il cerchio che incornicia il cartello è di colore rosso e quelli di pericolo dove troviamo un triangolo di colore rosso a fare da cornice ad uno sfondo con l’indicazione. Proprio a questa categoria appartiene il nostro segnale stradale.
Questo cartello indica di rallentare, come molti altri che hanno “pericolo” come denominazione ma il motivo per cui il guidatore dovrebbe ridurre la velocità, in questo caso, è ben preciso. Si tratta infatti di un segnale stradale che ci mette in guardia verso la possibile presenza di nebbia. Vale anche nel caso ci sia del fumo denso nell’area, ad esempio se ci stiamo muovendo in un’area dove sono presenti fabbriche o polvere alzata dalle altre auto o vapore acqueo formato per la vicinanza ad un corso d’acqua.
Il cartello si può quindi trovare in contesti molto specifici: nel merito le righe che “inghiottono” l’automobile segnalano la scarsa visibilità mentre l’auto, ovviamente, il guidatore che non può vedere con chiarezza davanti a se e rischia quindi di urtare un’automobile davanti a se causando un tamponamento a catena da record.
Mai sottovalutare la presenza di nebbia o altri fattori che riducono la visibilità sulla carreggiata. Lo scorso anno lo hanno scoperto a loro spese 33 automobilisti americani che a Lake Pontchartrain Causeway sono rimasti coinvolti in un tamponamento a catena dovuto proprio alla nebbia che rimane uno dei peggiori mai visti nella storia.
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