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Imola feudo Ducati, Davies domina anche Gara 2

Chaz Davies vince ancora dopo la splendida cavalcata di ieri. In gara 2 il gallese della Ducati ha dettato un ritmo semplicemente insostenibile per chiunque, costringendo tutti i rivali alla resa. Rea e Sykes di nuovo sul podio, Giugliano quarto

Nella domenica di Imola, Chaz Davies e la sua Ducati Panigale hanno ridefinito il significato della parola dominio. La doppietta colta dal gallese della Ducati è la seconda dopo Aragon, un tracciato che gli è sempre stato amico e sul quale ci si aspettava di vederlo tra i favoriti. Ma l’incredibile fine settimana offerto ai tifosi della Ducati sul circuito di casa è stato semplicemente incredibile. Impeccabile in qualifica, veloce ed autoritario in ogni singola sessione. Guida perfetta, aggressiva e concreta, e tantissima fame di dimostrare a Johnny Rea che il mondiale è ancora apertissimo ed un altro britannico è pronto a prendersi la corona di campione.

Il feeling che è alla base di questa alchimia perfetta tra Davies e la Panigale del team Aruba gli ha permesso di fare una gara completamente in fuga, mentre alle sue spalle le Kawasaki di Johnny Rea e Tom Sykes si limitavano a lottare fra loro per il posto d’onore. Queste sono le briciole lasciate da Chaz su un tracciato che nel passato più recente non era stato particolarmente amico per le moto bolognesi.

Davide Giugliano era pronto a riscattarsi dopo i problemi tecnici che ieri l’avevano relegato al quinto posto e lontanissimo dal podio, ma anche in questa seconda frazione le sue performance non sono state all’altezza del compagno di team. In questo momento il livello della Panigale ufficiale sembra equivalente a quello della Kawasaki che ha dominato la scorsa stagione, ma questo enorme potenziale è sfruttato solo da uno dei due piloti, e non è il pilota italiano.

L’ottima partenza ci aveva anche regalato un Lorenzo Savadori a ridosso del podio nei primi passaggi, con il campione in carica della Stock 1000 che sembrava poter tenere la ruota di Sykes ed ambire alla lotta per il podio. Ma il degrado gomme della sua Aprilia RSV4 ha costretto Savadori a difendersi nella seconda parte di gara, lasciando via libera a Davide Giugliano ed in seguito anche a Leon Camier, Lowes e Torres. A fine gara poi la beffa finale con la moto che è rimasta senza benzina costringendolo ad accontentarsi di un undicesimo posto finale.

Leon Camier ha invece confermato di essere in un grande periodo di forma assieme alla sua MV F4 e si è ripetuto dopo la grande gara di ieri. Leon ha raccolto un ottimo quinto posto che dimostra di nuovo quanto sia elevato il potenziale del pacchetto quando le cose vanno per il verso giusto.

E’ stato invece leggermente meno brillante di ieri Jordi Torres, che ha raccolto un settimo posto alle spalle del redivivo Alex Lowes. Lo spagnolo non è riuscito a ripetere la grandissima prova di ieri, ma continua ad essere il miglior pilota BMW al traguardo e sta facendo punti pesanti in campionato. In attesa che Althea riesca a fare gli ultimi fondamentali step verso la competitività top, le soddisfazioni non mancano per Genesio Bevilacqua.

Anche oggi il duo Honda ha sofferto tantissimo, chiudendo la top ten con un risultato insipido per entrambi i riders ufficiali. Nicky Hayden è riuscito a centrare solo l’ottava posizione davanti al compagno Van Der Mark, nono. I due hanno preceduto Xavi Fores che con la Panigale del team Barni non è riuscito a ripetersi sui livelli messi in mostra ad Aragon ed Assen.

Questo fine settimana dominato da Chaz Davies gli ha permesso di avvicinarsi nel mondiale a Jonathan Rea, che continua ad essere leader di classifica con 221 punti. Il gallese della Ducati ha ridotto il proprio gap a 35 punti, ed ora è a quota 186 davanti all’altro pilota Kawasaki Tom Sykes, terzo a quota 154.

Sepang sarà la prossima tappa ed i passi avanti compiuti da Ducati con le prestazioni motoristiche potrebbero permettere al pilota della Ducati di tentare l’assalto definitivo alla Kawasaki di Rea per la leadership nel mondiale.

Foto by Giandomenico Papello

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Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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